Bergamo: "no al Piano urbano del traffico"

Bergamo: "no al Piano urbano del traffico"

Confcommercio e Confesercenti criticano in particolare la vasta area pedonale e le corsie preferenziali dei bus previste nel progetto presentato dall'Amministrazione comunale.

DateFormat

23 ottobre 2012

"La sfida per tutti i soggetti coinvolti nel processo di pianificazione dello sviluppo urbano, compresi i commercianti e le loro Associazioni di rappresentanza, deve essere quella di riuscire ad orientare il processo in una logica di sviluppo sostenibile in cui l'obiettivo sia il miglioramento del livello di qualità della vita del cittadino. I cambiamenti possono essere necessari e devono realizzarsi ma solo gradualmente, senza strappi e con la condivisione di tutti gli attori che vivono e fanno vivere la città". Ascom e Confesercenti commentano così il Piano Urbano del Traffico avanzato dall'Amministrazione comunale di Bergamo e che ha sollevato recentemente alcune prese di posizione da parte degli operatori commerciali della città. Premessa necessaria, accompagnata dall'auspicio che "i punti salienti del documento sulla mobilità trovino l'adeguato raccordo con la politica di sostegno alle attività commerciali posta in essere fino a questo momento". Le Associazioni si soffermano su due questioni in particolare: la previsione sull'estensione delle attuali Zone a Traffico Limitato e le nuove corsie preferenziali adibite al trasporto pubblico, suggerendo una distinzione fra zone commerciali, già oggi caratterizzate da uno spiccato orientamento pedonale (Asse Sentierone e XX Settembre), e zone commerciali semicentrali con i Borghi in cui si collocano attività che dipendono fortemente dall'accesso automobilistico.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca