Berlusconi: "cambiare il rapporto tra Stato e cittadini"

Berlusconi: "cambiare il rapporto tra Stato e cittadini"

Il presidente del Consiglio è intervenuto all'Assemblea di Confcommercio. "Per le imprese faremo un vera rivoluzione liberale e riformeremo l'articolo 41 della Costituzione".

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16 giugno 2010
“Ti invito la settimana prossima con i tuoi collaboratori, ci sediamo e prendiamo punto per punto le richieste che hai avanzat

“Ti invito la settimana prossima con i tuoi collaboratori, ci sediamo e prendiamo punto per punto le richieste che hai avanzato e vediamo di tradurle in un percorso operativo”. Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso del suo intervento all’Assemblea annuale di Confcommercio, ha invitato il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli ad un incontro per cercare di mettere in pratica le richieste della Confederazione dei commercianti. Dopo aver ascoltato la relazione dello stesso Sangalli, Berlusconi ha però chiesto di tener presente “delle difficoltà che ci sono tra le decisioni da prendere e la loro applicazione perché tra il dire ed il fare c’è di mezzo in Italia non solo il mare ma l’oceano”. Berlusconi ha poi sottolineato che è necessario cambiare il rapporto tra lo Stato e i cittadini: “Basta calvario, bisogna finirla con le decine di autorizzazioni necessarie per aprire un esercizio commerciale. Si potrà fare tutto ciò che non è vietato dalla legge. Si vuole aprire una pizzeria? Si aprirà senza chiedere autorizzazioni”.”Lo Stato, a sessanta giorni dall'inizio dell’attività, effettuerà una visita di controllo da parte di un solo ente che dirà che cosa va cambiato per la legge”. Per Berlusconi si tratta di “una vera rivoluzione liberale. Lo faremo prima con una legge ordinaria e poi con una riforma della Costituzione dell’articolo 41”. Il presidente del Consiglio dopo aver definito i commercianti “eroici” perché i più esposti alla criminalità organizzata ha ricordato proprio l’azione di contrasto del suo governo contro le organizzazioni criminali. Poi, il premier ha parlato della difficoltà di operare per l’esecutivo: il primo ministro italiano – ha detto Berlusconi - a differenza dei suoi colleghi europei, non ha poteri. E’ necessario riformare la costituzione per renderla più moderna e per dare gli strumenti al governo affinché possa agire con efficacia e tempestivamente”. Berlusconi ha poi parlato della manovra, sottolineando che “la manovra non comporta sacrifici al mondo delle imprese ma alle amministrazioni pubbliche che devono limare sprechi, la spesa pubblica andrebbe dimezzata in province, regioni e comuni e avremmo così numeri abbondanti”. 

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