Il segretario del Pd si è detto "preoccupato della piega generale" che ha preso la discussione sul federalismo. "Si parla di 5-7 anni per andare a regime, il problema è capire se ci arriviamo vivi". "Crescita e riforme, pronto a un lavoro bipartisan".

La riforma del federalismo "è diventata una bandierina che deve essere portata a casa a tutti i costi, poi si vedrà. Questa piega generale mi fa preoccupare". Lo ha affermato il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, intervenendo al Forum di Cernobbio nella sessione dedicata al "Punto sul federalismo fiscale". "Anche perché - ha continuato Bersani - si parla di 5-7 anni per
andare a regime. La Spagna ce ne ha messi 15: il problema è capire se ci arriviamo vivi". Il problema principale, ha poi rilevato il segretario del Pd, è "non poter inquadrare questo ragionamento" sul federalismo "in una riforma fiscale e in un ragionamento sulla spesa pubblica". "Le cose troppo semplici, fatte con l'accetta - ha aggiunto - poi non sempre funzionano: per questo sono preoccupato". Quanto a crescita e riforme, Bersani si è detto ''pronto a un lavoro bipartisan. Se nelle prossime settimane il governo mette da parte il caso Ruby e parliamo del programma per le riforme da presentare all'Europa sono pronto a un impegno per definire alcune cose in modo condiviso". Il segretario del Pd ha quindi sottolineato la necessità di un'operazione ''coraggiosa sul fisco perché non voglio aspettare la realizzazione del federalismo per recuperare qualcosa sul fronte dell'evasione''. E poi servono liberalizzazioni, perché ''ci sono ancora troppi settori protetti, al riparo dalla concorrenza''.