E' boom di imprenditori "digitali"

E' boom di imprenditori "digitali"

Indagine Unioncamere. I nativi digitali colonizzano il mondo dell'impresa: più del 41% delle nuove imprese nate nei primi sei mesi del 2014 si deve infatti ai coetanei di Zuckerberg, l'ideatore di Facebook, e cioè agli under 35.

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21 novembre 2014

 

I nativi digitali colonizzano il mondo dell'impresa: più del 41% delle nuove imprese nate nei primi sei mesi del 2014 si deve infatti ai coetanei di Zuckerberg, l'ideatore di Facebook, e cioè agli under 35. Ma, come mostra l'indagine realizzata dal Centro studi di Unioncamere e diffusa in occasione di Job&Orienta, il Salone nazionale sull'orientamento, scuola, formazione e lavoro, a Verona, non basta avere meno di 35 anni per essere innovativi. Tra i giovani capitani d'azienda, infatti, i veri 'smanettoni' s'incontrano tra i laureati, che si rivelano assai più propensi degli altri all'utilizzo dei social network e all'offerta di servizi on line, tra i quali anche l'e-commerce. "In una fase in cui trovare un lavoro dipendente è difficile, il mettersi in proprio rappresenta sempre più una alternativa seria per tanti giovani che hanno competenze e idee innovative", commenta il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. "Lo sanno bene gli 87 sportelli per l'imprenditorialità giovanile delle Camere di commercio italiane che da maggio ad oggi -spiega Dardanello- hanno accolto le richieste e fornito informazioni e assistenza ad oltre 5.300 ragazzi. Occorre però che questo orientamento all'impresa parta dai banchi di scuola, per far capire ai giovani le opportunità offerte dal mettersi in proprio e per orientarli all'innovazione e alle nuove tecnologie. Una sensibilità che nei ragazzi comunque sta crescendo, come ci dimostra l'esperienza di un progetto condotto dal sistema camerale insieme a Google, che a inizio anno ha portato alla creazione di due start up digitali da parte di 2 dei 20 giovani formati per affiancare le imprese dei distretti nei loro percorsi di digitalizzazione''. elle 90.200 vere nuove imprese nate nel I semestre 2014, il 24% è opera di giovani meno che trentenni e un ulteriore 17% di 30-35enni. Gli under 35 in poco meno del 20% dei casi sono laureati e nel 51% sono diplomati (45% gli over). Uomini in oltre 7 casi su 10, i giovani neoimprenditori aprono un'impresa prevalentemente nel settore commerciale (32%, quanto gli 'anziani') e nei servizi alle imprese (20% entrambi). Le imprese 'giovani' nascono piccole (87% le ditte individuali, contro l'80% degli over 35), in quasi l'89% dei casi con al massimo 2 dipendenti (87% nelle altre classi di età), sono più presenti al Sud (47%) e nel Nord Ovest (25%) e partono con pochi soldi: solo 5mila euro l'investimento inziale per il 55% delle start-up, ma, in questo aspetto, l'età davvero non fa la differenza visto che analoga è la quota tra gli over 35. Molte e interessanti le particolarità dell'universo dei giovani neoimprenditori laureati. Intanto, il titolo di dottore sembra la cartina di tornasole per dar corpo ai sogni di tante giovani donne (le neoimprenditrici laureate sono circa il 40% tra gli under 35 e solo il 30% tra gli over 35) e per tanti ragazzi del Sud.
 

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