Brevetto Ue: protesta "congiunta "di Spagna e Italia

Brevetto Ue: protesta "congiunta "di Spagna e Italia

Spagnolo e italiano escluse dalla riforma del brevetto Ue. Previsto l'uso di francese, tedesco e inglese. Berlusconi e Zapatero dicono "no alla cooperazione rafforzata", lo strumento previsto dal Trattato Ue quando manca l'unanimità su un provvedimento.

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9 dicembre 2010

Protesta congiunta di Italia e Spagna contro l'esclusione delle rispettive lingue dalla
riforma del brevetto Ue. In una lettera indirizzata ai vertici comunitari, Berlusconi e Zapatero dicono "no alla cooperazione rafforzata", lo strumento previsto dal Trattato Ue per aggirare
l'ostacolo della mancanza di unanimita' sull'approvazione di un provvedimento. La protesta di Roma e Madrid nasce dalla decisione di riformare la normativa comunitaria sui brevetti utilizzando esclusivamente l'inglese, il francese e il tedesco. "La Spagna e l'Italia - si legge nella lettera firmata da Jose' Luis Zapatero e da Silvio Berlusconi e indirizzata ai presidenti Ue Jose' Manuel Barroso (Commissione), Herman Van Rompuy (Consiglio) e Yves Leterme (Premier del Belgio, presidente di turno) - considerano necessario continuare gli sforzi negoziali sul regime linguistico del brevetto Ue, e si impegnano a valutare - con flessibilita' e in uno spirito costruttivo - nuove soluzioni a favore dell'intera Unione europea e che siano accettabili da tutti gli Stati membri". Il commissario al mercato iinterno e ai servizi finanziari Michel Barnier ha confermato di aver ricevuto la richiesta formale, da parte di 10 Stati a cui se ne potrebbero aggiungere altri due, di avviare la procedura di cooperazione rafforzata, lo strumento previsto dal Trattato di Lisbona quando gli Stati membri non riescono a raggiungere l'unanimita' su un provvedimento. A opporsi all'ultima proposta per il nuovo brevetto Ue, elaborata dalla presidenza di turno belga dell'Unione partendo da una precedente proposta della Commissione basata sul trilinguismo francese-inglese-tedesco per i brevetti, erano state proprio le delegazioni di Italia e Spagna, che la considerano discriminatoria. Secondo i premier italiano e spagnolo, "la possibilita' che alcuni stati membri lancino una cooperazione rafforzata basata sulla proposta della Commissione dello scorso 30 giugno rappresenta, dal nostro punto di vista, un'iniziativa che, invece di portare vantaggi agli sforzi di negoziazioni, corre il rischio di ampliare il divario fra Stati membri e di non raggiungere un accordo a livello europeo su un tema di tale importanza strategica". Infatti, ricordano i leader, "la cooperazione rafforzata e' un meccanismo eccezionale che deve essere utilizzato con cautela per promuovere gli obiettivi Ue e rafforzare il processo di integrazione e che in nessun caso dovrebbe diventare uno strumento per escludere alcuni Stati membri che sono ancora impegnati a negoziare". "Il Consiglio europeo -
conclude la lettera di Berlusconi e Zapatero- dovrebbe considerare la necessita' di continuare i negoziati per raggiungere un accordo fra tutti gli Stati membri sul regime linguistico del brevetto dell'Unione europea".

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