CALO "RECORD" PER IL PIL

CALO "RECORD" PER IL PIL

Dati Istat: nel 2008 -0,9 per cento contro il +1,7 per cento del 2007. Mai così male dal 1993. Il calo trimestrale (-2,6 per cento) rappresenta il record negativo dal 1980. Effetto "trascinamento": per il 2009 probabile -1,8 per cento.

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13 febbraio 2009
Calo “record” per il Pil

Calo “record” per il Pil

 

Ancora cattive notizie per l’economia italiana. Secondo i dati dell’Istat, il Pil nel 2008 è calato dello 0,9%. Il governo, nell’Aggiornamento del Patto di stabilità, stimava un calo per l'anno passato dello 0,6%.  “Il dato - spiega l'Istat  - non si registrava dal 1993, anno in cui si  registrò un -0,9% su base annuale”. Il Pil è diminuito, inoltre dell'1,8% nel quarto trimestre 2008, rispetto al trimestre precedente  e del 2,6% rispetto al quarto trimestre del 2007. Si tratta anche in  questo caso di un calo record dal 1980. L'Istat, inoltre spiega che per il cosiddetto “effetto trascinamento” nel 2009 il Pil italiano calerà dell'1,8%. “Il risultato congiunturale del Pil è la sintesi  di una diminuzione del valore aggiunto dell'industria e dei servizi e di un aumento del valore aggiunto dell'agricoltura -spiega l'Istat- il quarto trimestre del 2008 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate  lavorative del quarto trimestre del 2007”. “Nel quarto trimestre il Pil e' diminuito in termini congiunturali dell'1,5% nel Regno Unito e dell'1,0% negli Stati Uniti  in termini tendenziali il Pil è diminuito  dell'1,8% nel Regno Unito e dello 0,2% negli Stati Uniti e -2,1% in  Germania”.

 

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