CARNI BOVINE: ACCORDO FEDERCARNI-CIA

CARNI BOVINE: ACCORDO FEDERCARNI-CIA

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1 agosto 2008
Carni bovine: accordo Federcarni-Cia

Carni bovine: accordo Federcarni-Cia

 

Carni bovine direttamente dall’allevatore ai macellai, e quindi al consumatore, eliminando i passaggi intermedi.  E’ il primo esempio concreto di “filiera corta” nel settore carni realizzato in Umbria grazie all’accordo sottoscritto tra Federcarni-Confcommercio dell’Umbria e Cia-Confederazione Italiana Agricoltori dell’Umbria.

L’intesa riguarderà inizialmente i bovini, ma in prospettiva si vuole estendere anche ad altre tipologie di carni, e i cui effetti positivi sono molteplici ed importanti: da un lato la valorizzazione del prodotto e del territorio umbri, dall’altro un duplice vantaggio per i consumatori, in termini di contenimento dei prezzi e di maggiore tutela e controllo circa la sicurezza e la qualità delle carni acquistate.

Il risparmio sul costo delle carni bovine per il consumatore finale è determinato dall’eliminazione dei passaggi intermedi, che incidono notevolmente.

Inoltre privilegiare gli animali allevati e macellati in Umbria significa dare le massime garanzie in termini di rispetto dei requisiti igienico-sanitari e di tipicità dei prodotti.

I macellai che aderiscono al progetto della filiera corta – circa 400 sono gli associati Federcarni  in Umbria – saranno riconoscibili da un apposito marchio, e dovranno sottoscrivere un preciso impegno formale, così come previsto da uno specifico contratto tra le parti. Gli allevatori associati alla Cia da parte loro hanno costituito un consorzio, denominato “Filiera Agroalimentare Umbria”, che è il soggetto economico a cui gli operatori della distribuzione faranno riferimento. L’accordo coinvolge anche un trasformatore, e questo è un fatto rilevante perché non sempre i macellai  hanno la necessità o possibilità di acquistare capi interi, e quindi la filiera corta  viene rispettata anche nel caso che si acquistino soltanto sezioni dell’animale.

Sul fronte prezzi al vantaggio della filiera corta si aggiunge anche un’autonoma iniziativa di Federcarni-Confcommercio, la quale ha deciso di proporre il blocco su alcuni tagli di carni di largo consumo, quelli più venduti tra una clientela media, con un potere d’acquisto più ridotto – macinato bovino adulto, hamburger bovino adulto, spezzatino bovino adulto, fettine secondo taglio bovino adulto, bollito bovino adulto, fettine coscia di suino, salsicce  - da qui alla fine di novembre. L’elenco dei prodotti e dei prezzi praticati sarà messo ben in evidenza dalle macellerie aderenti in un apposito cartello.

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