Caro prezzi, Scajola: "Task Force e Guardia di Finanza contro la speculazione"

Caro prezzi, Scajola: "Task Force e Guardia di Finanza contro la speculazione"

Il ministro per lo Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha incontrato le rappresentanze del commercio e della grande distribuzione. "Abbiamo una filiera troppa lunga". "L'aumento al consumo in Italia è in linea con quello degli altri paesi europei".

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24 luglio 2008
Caro prezzi: Scajola “task force e Guardia di Finanza contro la speculazione”

Caro prezzi: Scajola “task force e Guardia di Finanza contro la speculazione”

 

Una task force per ragionare e avviare un controllo maggiore contro la speculazione e un  impegno anche massiccio della Guardia di Finanza. Sono queste le misure annunciate dal ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola al termine dell'incontro con le associazioni di rappresentanza del commercio e della grande distribuzione, Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Ancd-Conad, Ancc-Coop, e  Federconsumi-Confcooperative, terzo dei tavoli avviati insieme al garante per la sorveglianza dei prezzi Antonio Lirosi. “Dal produttore al distributore avvieremo una task force che  possa ragionare su questi temi con concreti elementi da subito -  ha spiegato il ministro illustrando le tappe dell'azione contro il caro vita - ma da subito, per tranquillizzare cittadini e  consumatori, dal nostro osservatorio di controllo sui prezzi,  avvalendosi del lavoro sul territorio delle camere di commercio  e delle prefetture vedrà l’impegno, anche massiccio, della  Guardia di Finanza per controllare che nessuno pensi di fare il  furbo in un momento difficile per l'economia italiana”. “La filiera in Italia è più lunga rispetto all'Unione  Europea, perché sono troppi i passaggi dal produttore al distributore. Su questo tema – ha aggiunto Scajola - dobbiamo  confrontarci e accorciare la filiera per arrivare a una stabilità dei prezzi senza carichi speculativi impropri al suo interno”.  “Devo dire – ha concluso il ministro - che di fronte all’aumento del petrolio e delle materie prime in tutto il mondo, l’aumento al consumo in Italia è assolutamente in linea con quelli degli altri  paesi europei. Dobbiamo però agire per mettere ordine”.

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