Contratto Collettivo Nazionale dei panificatori

Contratto Collettivo Nazionale dei panificatori

Focus sul contratto per il personale dipendente da aziende di panificazione anche per attività collaterali e complementari. Le tabelle retributive aggiornate al 2024.

Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro per i lavoratori dipendenti delle aziende di panificazione (qui il testo pdf integrale) regola i rapporti tra datori di lavoro e lavoratori del settore. Stabilisce le condizioni normative e retributive minime a cui devono attenersi le parti, garantendo equità e tutela ai lavoratori.

Il 13 gennaio scorso, Assipan, l'Associazione italiana panificatori e affini, con l'assistenza del Settore Lavoro Confcommercio, ha sottoscritto un accordo con Flai Cgil, Fai Cisl, Uila Uil e Ugl Terziario per il rinnovo del CCNL per il personale dipendente da aziende di panificazione, per attività collaterali e complementari e negozi di vendita al minuto di pane, generi alimentari e vari. Nel corso dell'incontro le parti hanno concordato l'idea di creare un tavolo unico di settore con le altre associazioni datoriali, per soddisfare le esigenze di imprenditori e lavoratori del settore, attraverso il coinvolgimento di tutti i rappresentati. Il nuovo contratto è indicato con codice CNEL E023, codice unico valevole anche per l’UNIEMENS.

Per il presidente di Assipan, Antonio Tassone, l'intesa rappresenta "un passaggio obbligato e propedeutico al raggiungimento di una unificazione del tavolo delle trattative sindacali di settore". Per l'Associazione, infatti, non era possibile continuare ad avere ipotesi contrattuali diversi per gli stessi profili professionali. "Il contesto economico attuale – ha spiegato Tassone - non consente una interpretazione farraginosa del dialogo istituzionale fra parti datoriali e sindacali. In tal senso, Assipan si farà parte diligente e propositiva per addivenire al contratto unico di settore".

Qui di seguito indichiamo i punti più rilevanti:

Tabelle retributive

Il 13 gennaio 2024 è stato sottoscritto un verbale di accordo nell’ambito del percorso di rinnovo del CCNL della panificazione (codice E023), tra Assipan, con l’assistenza di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Assopanificatori-Fiesa, con l’assistenza di Confesercenti e le organizzazioni sindacali Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil.

Nelle more del rinnovo del CCNL, scaduto il 31 gennaio 2023, le Parti hanno definito un aumento sul futuro rinnovo contrattuale pari a 35 euro lordi mensili sul livello A2 per i panifici artigianali, e 56 euro lordi mensili sul livello 3B per i panifici industriali, riparametrati sugli altri livelli di inquadramento, da intendersi come incremento della paga base, a decorrere dal 1° febbraio 2024.

Di seguito le tabelle con le retribuzioni previste:

Panifici artigiani

Livello Retribuzione dal 1° febbraio 2024
A 1 S € 1.916,07
A 1 € 1.749,86
A 2

€ 1.599,66

A 3 € 1.439,30
A 4 € 1.333,06
B 1

€ 1.880,18

B 2 € 1.429,83
B 3 S € 1.367,22
B 3 € 1.326,27
B4 € 1.235,28


Panifici industriali

Livello Retribuzione dal 1° febbraio 2024
€ 2.173,61
€ 2.042,98
3°A € 1.921,22
3°B

€ 1.822,31

€ 1.616,66

€ 1.494,88
€ 1.338,48

 

Preavviso e dimissioni

Per quanto riguarda il preavviso di risoluzione del rapporto di lavoro si applicano le disposizioni delle leggi 604/66, 300/70, così come modificate dalla legge 108/90. Quindi il licenziamento o le dimissioni del lavoratore che ha superato il periodo di periodo, devono essere comunicate per iscritto con una lettera raccomandata a mano e con un preavviso di 30 giorni per il personale impiegatizio e di 15 giorni per il restante personale. In caso di mancato preavviso, la parte inosservante dovrà versare un'indennità sostitutiva pari all'importo della retribuzione corrispondente.

In caso di licenziamento per cause disciplinari l'allontanamento potrà avvenire anche senza preavviso.

Livelli

Nelle imprese ad indirizzo artigianale il lavoratore potrà essere assegnato saltuariamente a mansioni diverse da quelle inerenti al suo livello purché adeguatamente formato e a condizione che ciò non comporti una diminuzione della retribuzione globale. Al contrario nelle imprese ad indirizzo industriale il datore di lavoro non può adibire ad operazioni inerenti alle produzioni il personale incaricato delle distribuzione.

Vediamo adesso nel dettaglio i vari livelli di classificazione del personale per i panifici.

Panifici artigiani

La classificazione per i panifici artigiani si dividono in due Gruppi (A e B) che a loro volta si distinguono in ulteriori livelli.

Gruppo A: personale operaio addetto alla panificazione e ad altre attività produttive e/o manufatturiere
Gli operai di questo gruppo saranno adibiti alle mansioni per cui sono stati assunti e hanno l'obbligo di coadiuvarsi reciprocamente per il buon andamento delle produzioni. Questi lavoratori si distinguono in:

  • A1 Super - Gestore di laboratorio;
  • A.1 - operaio specializzato;
  • A.2 - operaio qualificato di I categoria;
  • A.3 - operaio qualificato di II categoria;
  • A.4 - operaio generico e/o comune.

Gruppo B: personale addetto a funzioni di vendita, di servizio, somministrazione, distribuzione e amministrazione
Nell'ottica delle nuove tipologie di produzione, servizio e vendita delle imprese, il personale classificato B.1, nonché il cassiere e il contabile, non possono essere adibiti alla somministrazione e/o la completamento nella preparazione dei prodotti se non in via residuale.
Il personale di questo gruppo si divide in:

  • B.1 - gerente, gestore, direttore;
  • B.2 - commesso/a, cassiere, contabile, autista, magazziniere;
  • B.3 Super;
  • B.3 - aiuto commesso, confezionatore;
  • B.4 - personale di fatica, fattorino.

I primi due livelli (B.1 e B.2) sono da considerare a tutti gli effetti di categoria impiegatizia. Mentre gli altri (B.3, B Super e B.4) sono a tutti gli effetti personale operaio.

Panifici industriali

I lavoratori occupati nei panifici ad indirizzo produttivo industriale sono inquadrati in una classificazione di sei livelli.

Primo Livello - i lavoratori incaricati al servizio commerciale, amministrativo, tecnico e chimico che hanno discrezionalità di poteri con facoltà di iniziativa per il buon andamento di determinate attività aziendali, nei limiti delle direttive generali impartite dal titolare dell’azienda, o dai dirigenti della medesima.
Esempi: capo ufficio di uno dei rami di attività dell'azienda (contabilità, personale, vendite ecc...), capo centro elettro-contabile.

Secondo Livello - i lavoratori con funzioni di concetto, sia tecnici che amministrativi, con compiti di controllo e di coordinamento che comportano iniziativa ed autonomia con limitata discrezionalità di poteri.
Esempi: contabile che redige la prima nota o controlla il lavoro di altri, addetto all’ufficio personale e mano d’opera che studia e cura l’applicazione delle disposizioni contrattuali e legislative e provvede allo svolgimento delle pratiche presso enti ed istituti; capo reparto con mansioni di concetto nella conduzione del reparto affidatogli; perito diplomato da istituti tecnici industriali ad indirizzo alimentare che svolga mansioni inerenti la propria qualificazione professionale (trascorso un anno dall’assunzione nel terzo livello).

Terzo Livello A - i lavoratori che guidano, controllano, coordinano squadre di altri lavoratori, partecipando direttamente all’esecuzione del lavoro.
Esempi: capo squadra, capo linea.

Terzo Livello B - Appartengono a questo livello:

  • i lavoratori che svolgono attività di carattere tecnico o amministrativo per l’esecuzione delle quali si richiede una preparazione professionale specifica ed un consistente periodo di pratica lavorativa.
    Esempi: aiuto contabile, fatturista, addetto pratiche personale, magazziniere responsabile;
  • i lavoratori addetti alla produzione con particolare specializzazione tecnico professionale. Esempi: impastatore, infornatore con responsabilità diretta e conduttore di forni;
  • i lavoratori con particolare competenza tecnica che eseguono interventi sugli impianti ed i macchinari. Esempi: meccanico, elettricista, addetto alla caldaia.

Quarto Livello - Appartengono a questo livello:

  • i lavoratori che svolgono attività amministrativa d’ufficio di semplice natura esecutiva, con particolari attitudini. Esempi: stenodattilografo;
  • i lavoratori che svolgono attività tecniche qualificate nei settori produzione, confezione, distribuzione, manutenzione, elaborazione dati. Esempi: aiutanti qualificati in panificazione, pasticceria, ecc. addetto macchinario interno, addetto preparazione lieviti, autista, aiuto meccanico, aiuto elettricista.

Quinto Livello - i lavoratori che nei reparti di produzione, confezione, distribuzione, manutenzione ed amministrazione svolgono attività semplici e di esclusivo ausilio a quelle descritte dai precedenti livelli. Esempi: aiutanti macchine automatiche di confezione, dattilografo, centralinista, mulettista, custode, portiere.

Sesto Livello - i lavoratori nei vari processi produttivi e/o distributivi che svolgono attività manuali per le quali non occorrono conoscenze professionali e che eseguono lavori di semplice manovalanza. Esempi: fattorini, personale di fatica, addetti a carico e scarico, manovali generici.

Per ulteriori informazioni sul CCNL panificatori visita la pagina dedicata di Assipan

Notizie e aggiornamenti

Per approfondire il tema dei contratti collettivi, sono disponibili vari articoli tra cui:

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