CHIAMPARINO: "PAROLE D'ORDINE FLESSIBILITA' E SVILUPPO"

CHIAMPARINO: "PAROLE D'ORDINE FLESSIBILITA' E SVILUPPO"

La sessione pomeridiana della prima giornata del Forum di Cernobbio è stata dedicata al tema "Città e sviluppo". Da Bilbao a Parigi, da Genova a Torino, quattro esempi di sviluppo sostenibile e di integrazione tra pubblico e privato.

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13 marzo 2009
Città e sviluppo: Chiamparino, “parole d’ordine flessibilità e sempflicazione”

Città e sviluppo: Chiamparino, “parole d’ordine flessibilità e sempflicazione”

Cernobbio. La sessione pomeridiana della prima giornata del Forum di Cernobbio è stata dedicata al tema “Città e sviluppo”. Secondo Juan Alayo, direttore “Development planning” dell’agenzia Bilbao Ria 2000, “la rigenerazione dello sviluppo urbano riguarda misure a lungo termine che per fronteggiare la crisi attuale possono essere poco utili, ma possono essere fondamentali per cogliere nuove opportunità una volta passata questa fase”.  A seguire è intervenuto il vicesindaco di Parigi, Jean–Luis Missika. “Anche Parigi deve affrontare dei problemi economici e di competizione mondiale. Dunque serve una strategia per affrontare i cambiamenti”. Secondo Missika, il mondo che uscirà da questa crisi economica e finanziaria sarà molto diverso da quello che conosciamo oggi”. “Saranno diversi anche i comportamenti al consumo, molto più attenti all’ambiente e allo sviluppo sostenibile”. “Oggi è molto cresciuto il ruolo della città globale, dunque l’offerta di servizi deve essere adeguata ai bisogni delle aziende”. Il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, ha sottolineato che ”in Europa c’è la consapevolezza di voler realizzare la crescita sostenibile della città”. Il primo cittadino della città ligure ha poi sottolineato la “necessità di compiere scelte di innovazione e cambiamento”. “Dunque – ha concluso la Vincenzi - mettere il territorio al centro del processo di cambiamento”. A chiudere i lavori l’intervento del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino. “Le città sono il luogo dove si gioca il futuro dello sviluppo e della coesione sociale”. “Bisogna saper coniugare – ha detto ancora Chiamparino – la sfere pubblica e quella privata”. La svolta per Torino, secondo il primo cittadino è avvenuta nel 1995 con l’inizio del cambiamento del sistema fordista. Chiamparino ha quindi sottolineato l’importanza della sempflicazione. “C’è bisogno di semplificazione e maggior flessibilità degli strumenti urbanistici. Che non vuol dire liberi tutti e nessuna regola”.

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