Chieti: la Confcommercio chiede regole per le sagre

Chieti: la Confcommercio chiede regole per le sagre

Le manifestazioni enogastronomiche devono promuovere le eccellenze del territorio, non speculare a danno dei ristoranti, offrendo menu a prezzi insostenibili per imprenditori che pagano le tasse e versano i contributi ai dipendenti.

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23 settembre 2010
COMMERCIO: CONFCOMMERCIO CHIETI DICE BASTA A SAGRE CAMUFFATE DOVREBBERO PROMUOVERE TIPICITA' PRODOTTI INVECE OFFRONO MENU'

Un protocollo d'intesa regione, provincia, comuni e Confcommercio per regolamentare le sagre e le manifestazioni enogastronomiche, affinchè diventino realmente occasioni di promozione per le eccellenze del territorio. È la richiesta della Confcommercio della provincia di Chieti ai presidenti di regione e provincia.

“Le sagre -  sottolinea il presidente provinciale di Confcommercio Angelo Allegrino - devono promuovere la tipicità di un determinato prodotto agricolo e valorizzare le tradizioni gastronomiche. Non devono invece speculare a danno dei ristoranti, offrendo menu a prezzi insostenibili per qualsiasi serio imprenditore che paga le tasse e versa i contributi per i suoi dipendenti”.

Nessuna guerra alle sagre, ma solo il rispetto dei requisiti in materiale amministrativa, fiscale e igienico-sanitaria di queste manifestazioni. Questo è quanto si propone la Confcommercio. Che chiede il raggiungimento di un'intesa basata su tre punti: coinvolgimento di bar e ristoranti nell'allestimento di iniziative che valorizzino le tradizioni enogastronomiche; riduzione da 7 a 3 giorni la durata massima di ogni manifestazione; trasmissione alle associazioni di categoria del calendario delle sagre e delle iniziative enogastronomiche programmate sul territorio all'inizio di ogni anno.

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