Commercio: a confronto mondo della distribuzione e dei consumi
Commercio: a confronto mondo della distribuzione e dei consumi
Focus su liberalizzazioni del commercio, fast fashion, nuovi trend nel settore del largo consumo e sui cambiamenti in corso sia sul versante dei prodotti sia su quello dei servizi e della comunicazione. Sono i temi della decima edizione del "Consumer & Retail Summit", svoltosi a Milano nella sede del Sole 24 Ore. A far da filo conduttore del summit l'innovazione come base dei prodotti proposti sul mercato e dei servizi offerti al consumatore. Sui consumi Alessandro D'Este, presidente e amministratore delegato Ferrero Italia Commerciale, ha detto che "stentano a decollare" per ragioni demografiche, economiche e di politiche di bilancio. "Le aziende di marca – ha proseguito - dovrebbero puntare sulla qualità certificata, su innovazione, investimenti in media e su differenziazione di valore, attraverso una differenziazione sostenibile". L'ad di Ferrero Commerciale ha poi spiegato che serve una "semplificazione della catena", dal momento che sono "troppi" 350 punti di consegna solo per la grande distribuzione organizzate; "troppi" anche i cinque livelli di organizzazione. Per migliorare il sistema della gdo, D'Este chiede al Governo meno tasse e di non aumentare l'Iva, ai retailer di selezionare fornitori di qualità e, infine, all'impresa di essere "seria". In tema di liberalizzazione del commercio, Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione, ha spiegato che sono state volute dall'Unione Europea, che le ha chieste con "forza" al governo italiano, ma che l'industria le "deve sostenere". Il numero uno di Federdistribuzione ha ricordato che "le aperture domenicali nel commercio sono "necessarie e un servizio al consumatore". Sull'ipotesi di un ritorno con Confcommercio, emersa durante il dibattito, Cobolli ha precisato che "non c'è alcuna possibilità" di tornare insieme. "Mai - ha aggiunto - ridare potere sulle liberalizzazioni a enti locali e ritornare nelle mani di Regioni e Comuni, basti vedere la proposta 'demenziale' del Comune di Firenze". Enrico Postacchini, componente di giunta per le Politiche commerciali di Confcommercio, ha replicato che l'associazione delle imprese "vuole un equilibrio" che punti a salvaguardare la peculiarità italiana di avere negozi di piccole e medie dimensioni, per tutto il territorio. "Dopo cinque anni – è l'intervento di Maria Grazia Gabrielli, segretario generale Filcams Cgil - dall'introduzione delle liberalizzazioni, il risultato è modesto, con un aumento di part-time, di contratti a tempo indeterminato e dell'utilizzo di voucher, che non consentono ai giovani di avere una prospettiva per il futuro". Massimiliano Dona, segretario generale Unione nazionale dei consumatori, ha sostenuto infine che l'innovazione va accompagnata a strumenti per "educare" i consumatori e per renderli più consapevoli. Sul potere delle liberalizzazioni, ha detto, i consumatori "non possono dipendere dall'indole degli amministratori locali".