Commercio: continua a "tirare" il mercato del falso

Commercio: continua a "tirare" il mercato del falso

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2 dicembre 2011

Un quarto degli italiani non disdegna il mercato del falso, ma anzi dimostra di apprezzare la possibilità di acquistare prodotti di abbigliamento e oggetti sulle bancarelle. Lo evidenzia il rapporto del Censis, secondo il quale il 16% dei nostri connazionali non condanna l'acquisto
di prodotti falsi, ritenendo anzi che ''sia un diritto del consumatore poter scegliere cosa comprare e anche (per un altro 9%) acquistare e possedere prodotti 'di marca' a costi contenuti. Nel nostro Paese, informa la fotografia scattata dal Censis, ''la domanda di prodotti falsi si mantiene significativamente elevata nel tempo'', anche se prevale chi ritiene che comprare oggetti falsi sia un reato (40%) o una fregatura (35%). Ma un elemento importante che spinge il consumatore a preferire il contraffatto all'originale sono le modalità piuttosto semplici per fare l'acquisto, visto che nel 65,2% si effettua sulle bancarelle, ma anche in spiaggia (16,8%) o nei negozi (15,3%). Negli ultimi 3 anni sono stati piu' di 56 mila i sequestri effettuati dalla Guardia di Finanza e dall'Agenzia delle Dogane. Quasi 175 milioni di pezzi, di cui il 57,6% ha riguardato accessori e capi d'abbigliamento; per la parte restante svettano calzature (14,5% del totale, con 11 milioni pezzi sequestrati), occhiali (6,2% e 2,5 milioni di prodotti), orologi e gioielli (5,9%) e apparecchiature elettriche (4,2%). I sequestri di giochi e giocattoli hanno riguardato solo l'1,7% del totale, per un numero però molto elevato di pezzi, circa 23 milioni; allo stesso modo dei cosmetici e profumi,
oggetto di appena lo 0,3% dei sequestri che però hanno portato al ritiro di oltre 5 milioni di prodotti.

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