Dati Istat: luci su PIL ma ombre sull’inflazione

Dati Istat: luci su PIL ma ombre sull’inflazione

L’economia italiana continua a sorprendere con una stima di crescita del Pil nel secondo trimestre dell’1,0%, un risultato che è superiore alle attese (la nostra stima era di + 0,5%). Il dato, che ci colloca tra i migliori in Europa, solo la Spagna tra i grandi Paesi ha fatto meglio, conferma, tra l’altro, l’importanza del turismo, e dei servizi in generale, nel rilancio dell’economia.

Alla luce di questo dato, se confermato, una crescita nel 2022 anche superiore al 3% appare un risultato largamente possibile. In un biennio l’Italia crescerebbe di circa il 10%, recuperando la perdita del 2020.

Su questa dinamica continuano a gravare le incognite legate alla situazione internazionale (guerra, tensioni sulle materie prime, rallentamento dell’economia mondiale) e agli effetti della decisa crescita dei prezzi al consumo sui comportamenti delle famiglie.

L’inflazione, seppure segnala un modesto rallentamento del tasso di variazione su base annua (dall’8,0% di giugno al 7,9% di luglio), si mantiene a luglio ai massimi degli ultimi decenni. Le tensioni originariamente partite dall’energetico sono ormai diffuse, con un’inflazione di fondo che ha raggiunto il 4,1% tendenziale.

È inevitabile che questa situazione si rifletta nei prossimi mesi sulle decisioni di acquisto delle famiglie, non solo italiane, limitando le possibilità di espansione dell’economia.

È il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati diffusi oggi dall’Istat sul Pil nel secondo trimestre del 2022 e sull’inflazione luglio.

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