Confcommercio su DEF: no ad aumenti Iva, ridurre pressione fiscale complessiva
Confcommercio su DEF: no ad aumenti Iva, ridurre pressione fiscale complessiva
165/19
Roma, 28 settembre 2019
Alla vigilia del varo da parte del Consiglio dei Ministri della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza, si infittiscono ipotesi ed anticipazioni di interventi in materia di IVA. A nostro avviso, pero', i fondamentali della questione restano pochi e chiari:
1) l'economia del nostro Paese è ormai da tempo sostanzialmente in una condizione di crescita zero e richiede una riduzione netta della pressione fiscale complessiva;
2) sarebbero dunque errate tanto scelte di incremento delle aliquote IVA con un impatto economico certamente recessivo, quanto operazioni di scambio compensativo tra più imposte indirette e meno imposte dirette con un impatto fiscalmente regressivo;
3) la diffusione della moneta elettronica va sicuramente perseguita attraverso la riduzione di costi e commissioni e può essere incentivata attraverso stimoli fiscali a vantaggio di consumatori ed imprese senza la necessità di fare ricorso ad indiscriminate tasse sul contante.
In breve, vale per l'IVA ciò che, in generale, vale per tutto il nostro sistema fiscale: non servono aliquote legali più elevate a carico dei contribuenti in regola, ma contrasto e recupero di evasione ed elusione, giusto il principio, richiamato dal Presidente Conte, del "pagare tutti per pagare meno".