Confcommercio su DDL lavoro autonomo: importante passo in avanti, ma restano delle criticità

Confcommercio su DDL lavoro autonomo: importante passo in avanti, ma restano delle criticità

Approvarlo presto con correttivi

"Con questo disegno di legge sono state accolte alcune nostre richieste e si fa un importante passo in avanti perché per la prima volta il lavoro autonomo viene individuato come forma di lavoro indipendente ed autorganizzato, senza distinzioni tra professioni ordinistiche e non": così Anna Rita Fioroni, responsabile Confcommercio Professioni, nell'audizione di stamattina sul ddl lavoro autonomo alla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.

"Bene – continua la responsabile di Confcommercio Professioni - l'intera deducibilità delle spese per la formazione e aggiornamento professionale, in cui chiediamo di ricomprendere anche quelle di viaggio e soggiorno. Positiva la deduzione fiscale integrale per la certificazione delle competenze, entro il limite massimo annuo di 5 mila euro, che però deve riguardare ogni tipo di certificazione professionale con attenzione anche ai professionisti ex lege 4/13".

"Chiediamo, inoltre, maggiore facilità di accesso al credito per i professionisti non ordinistici con riferimento all'operatività dei Consorzi Fidi".

"L'estensione ai rapporti contrattuali della disciplina sull'abuso di dipendenza economica – precisa Fioroni - non sarà di facile applicazione e riteniamo non risolva la problematica legata alla difficoltà  di negoziazione dei compensi quando c'è forte asimmetria di posizioni tra le parti del contratto, come, ad esempio, nei rapporti con la PA".

"In tema di congedo parentale, un importante avanzamento è stato fatto, ma sarebbe opportuno prevedere un periodo di riferimento più ampio per il calcolo contributivo. Dal lato del welfare, positivi gli interventi del ddl, ma – continua Fioroni - permangono disparità di trattamento sui supplementi di pensione e pensioni supplementari per pensionati della gestione separata, che andrebbero sanate".

"Per i lavoratori autonomi professionali – conclude Fioroni – resta, quindi, ancora molto da fare su vari fronti. Penso, ad esempio, alla problematica della costante riduzione di reddito da contrastare con azioni che incentivino la competitività e che semplifichino burocrazia e fisco. Sarebbe già un primo traguardo definire, in modo inequivocabile e una volta per tutte, le caratteristiche dei lavoratori autonomi che sono esclusi dal pagamento dell'IRAP per l'assenza dell'autonoma organizzazione, al fine di evitare dubbi ed incertezze".

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