CONCERTAZIONE, I SINDACATI VOGLIONO "UN CONFRONTO VERO"
CONCERTAZIONE, I SINDACATI VOGLIONO "UN CONFRONTO VERO"
Concertazione, sindacati: “vogliamo un confronto vero�
“Il Governo pare intenzionato ad aprire il confronto. Noi vogliamo una trattativa, un vero confronto di merito�. Così si è espresso il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, Romano Prodi, il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa e il ministro del Lavoro, Cesare Damiano. Il vertice si è protratto per circa due ore ed è servito a preparare i tavoli di concertazione che prenderanno il via giovedì 22 marzo. Per i sindacati erano presenti, oltre Epifani, anche i segretari generali di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
“E’ stata una discussione su come riprendere il confronto. Il Governo - ha riferito Epifani - ha tratteggiato un quadro generale dei problemi che si discuteranno da giovedì�. Il segretario della Cgil è tornato ad insistere sulla necessità che l’Esecutivo si presenti con una voce unica: “è fondamentale - ha spiegato - altrimenti non si può trattare, non si può trattare da una parte e dall’altra senza una voce unica�. Epifani ha poi indicato le priorità che verranno affrontate ai tavoli: “la pubblica amministrazione, lo sviluppo e il sud, il welfare, il superamento dello scalone, il sostegno ai redditi bassi e alle pensioni minime�.
“Bisogna preparare bene i tavoli di giovedì - ha spiegato da parte sua Raffaele Bonanni - in modo tale che gli italiani capiscano effettivamente cosa si vuole fare�. Nessuna cifra, hanno riferito i sindacati, è stata fatta dal Governo ma, ha detto Bonanni “ci hanno dato assicurazione che ci sono risorse disponibili, altrimenti il tavolo non si aprirebbe. Per noi le priorità sono sviluppo e welfare�.
  Luigi Angeletti ha registrato una “volontà positiva� del Governo sulla trattativa, il cui esito dipende però dalle risorse disponibili. “Padoa-Schioppa ha detto che ci sono risorse ma non sono state quantificate e comunque - ha concluso Angeletti - non sono così elevate come viene raccontato�.