Confcommercio: “Dato peggiore delle attese”
Confcommercio: “Dato peggiore delle attese”
"Il calo di settembre è quasi interamente dovuto alle diminuzioni dei prezzi nella ricettività e nella ristorazione".
![]( /documents/20126/284799/Sala+Orlando.jpg/e5234a79-e697-a417-b869-2ae9ff53a965?version=1.1&t=1425553449000&imagePreview=1 )
“Il dato di settembre è peggiore delle attese (-0,6% congiunturale contro una stima di -0,2%) e l’errore è quasi interamente dovuto alle diminuzioni dei prezzi osservate negli ambiti della ricettività e della ristorazione che di solito in settembre mostrano leggeri incrementi. Questo è un pessimo segnale che conferma la perdurante fragilità della domanda nella filiera del turismo”: è il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati sull’inflazione a settembre diffusi dall’Istat.
“La pressione ribassista della deflazione – continua l’Ufficio Studi - comincia a leggersi anche nell’andamento della componente di fondo che si avvicina pericolosamente allo zero. Il ritorno a quotazioni delle materie prime energetiche meno depresse, all'origine dei sensibili aumenti decisi per il prezzo dell’energia e del gas da ottobre, potrebbe contenere la tendenza deflazionistica. Nel confronto annuo la variazione dei prezzi di gas ed elettricità resterebbe comunque negativa”.