Confcommercio Parma "spegne" 70 candeline

Confcommercio Parma "spegne" 70 candeline

L'Associazione emiliana ha festeggiato il suo settantennale alla presenza del presidente nazionale Carlo Sangalli. Il presidente Margini: "Efficienza e passione sono state le modalità di lavoro che ci hanno sempre contraddistinto".

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18 giugno 2015

 

Un traguardo importante, ma anche un'occasione per riflettere su come affrontare le sfide, sempre più complesse, che ci pone davanti il futuro. Ascom Confcommercio di Parma ha voluto festeggiare così i suoi settant'anni dalla fondazione chiamando a raccolta i protagonisti del fare impresa associativa: i Delegati, in rappresentanza della base associativa, i dipendenti e le autorità del territorio che sono e dovranno essere capaci di interpretare il cambiamento dell'Associazione e del territorio. Una giornata particolare, quella di domenica 14 giugno, che ha voluto essere prima di tutto un momento di riconoscimento ai Presidenti, che si sono succeduti nel tempo e ai Presidenti di Gruppo e Delegazione, considerati i veri protagonisti dell'evento celebrativo di un percorso che va dalla nascita di Ascom, nel 1945, fino allo sviluppo e al consolidamento attuale di quella che è diventata una delle più importanti associazioni di categoria del territorio coi suoi circa 140 dipendenti. I settant'anni di Ascom hanno coinciso con i 30 anni di vita di Seacom, la società di servizi contabili e paghe creata nel 1985 per rispondere in modo organico alle esigenze di assistenza delle attività commerciali del territorio. Durante la giornata, che si è svolta nella cornice di villa Malenchini a Carignano, sono intervenuti  il vice prefetto vicario Michele Formiglio, il presidente della Camera di Commercio Andrea Zanlari, il presidente della Provincia Filppo Fritelli, il capogruppo del M5S in Consiglio Marco Bosi, in rappresentanza del Comune, il presidente Ascom Ugo Margini, il direttore Enzo Malanca e il presidente nazionale Carlo Sangalli.   Tra le autorità presenti i parlamentari Giorgio Pagliari, Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini e i rappresentanti delle principali istituzioni territoriali oltre alle associazioni economiche del territorio e alle Ascom dell'Emilia Romagna. Dopo gli interventi e prima della conclusioni sono stati proiettati i video "70 Anni di Ascom Parma: la nostra storia" e "Testimoni di Imprese", un documentario che ha raccontato le testimonianze di tre tipologie di imprese: quella storica rappresentata dalle Cantine Bergamaschi di Samboseto, quella innovativa di Bertinelli a Noceto  e la più giovane start up di Dulce David. "Siamo una grande famiglia, in Ascom ho tutti i miei amici – ha voluto dire prima di tutto il presidente Ugo Margini –. Ed è questa forza di gruppo che ci permette di essere oggi ancora qui, protagonisti del cambiamento. Efficienza e passione sono state le modalità di lavoro che ci hanno sempre contraddistinto". Il Direttore di Ascom Enzo Malanca ha voluto ribadire la difficoltà di gestire oggi un'impesa. "Un'associazione come Ascom deve saper essere al fianco dell'impresa in ogni momento della sua vita, fornendo consigli,  indirizzi e tutta l'assistenza tecnica necessaria". Come comunicare tutto questo? "Anche se oggi l'evoluzione delle tecnologie ha fornito innovativi strumenti dai quali non possiamo astenerci, il modo di approcciarsi al socio è inevitabilmente modificato, ma per Ascom resta e sarà comunque sempre prioritario il rapporto personale e umano: è questa la nostra grande forza". Al presidente di Confcommercio Nazionale, Carlo Sangalli, il compito di chiudere le celebrazioni: "I 70 anni che celebriamo oggi non sono il traguardo, ma una tappa di un lungo percorso che con orgoglio siamo oggi qui a festeggiare, con la consapevolezza di essere un'importante forza economica e sociale del Paese. Una rappresentanza di quei corpi intermedi, realtà associative che contribuiscono ad una sana economia. La sfida dei prossimi anni è quella di continuare a promuovere quel cambiamento che inevitabilmente ci accompagnerà anche nei prossimi anni e assistere le imprese del terziario, quel terziario che non è secondo a nessuno"

 

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