Confcommercio Piemonte incontra il presidente Cirio

Confcommercio Piemonte incontra il presidente Cirio

Una delegazione guidata dal presidente Viglione ha discusso con il Governatore, tra gli altri argomenti, di nuova legge per commercio e somministrazione, e contrasto alla desertificazione commerciale.

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22 luglio 2024

I problemi e le attese del mondo del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti sono state al centro di un incontro tenutosi il 19 luglio scorso presso il Grattacielo Piemonte tra una delegazione di Confcommercio Piemonte, guidata dal presidente Giuliano Viglione, e il presidente della Giunta regionale, Alberto Cirio, accompagnato dagli assessori al Commercio, agricoltura e cibo Paolo Bongioanni, al Turismo, cultura e sport Marina Chiarelli, all’Autonomia, sicurezza e polizia locali, infrastrutture strategiche e logistica Enrico Bussalino, allo sviluppo e promozione della Montagna Marco Gallo e ai Trasporti, opere pubbliche e infrastrutture, Marco Gabusi.

“Considerato che il futuro economico e sociale del Piemonte passa necessariamente dallo sviluppo del terziario di mercato, la cui incidenza sul Pil regionale è pari al 54%, con il 58% delle imprese e il 55% degli addetti – ha dichiarato Viglione – chiediamo di adottare politiche realmente coerenti con i bisogni delle nostre micro e piccole imprese”.

Nonostante le difficoltà quotidiane legate in parte ai mutamenti strutturali dell’economia e della società, in parte alle ripetute situazioni di crisi (in ultimo le tensioni internazionali ancora lontane da una soluzione), il commercio, il turismo e i servizi continuano ad essere un imprescindibile motore di sviluppo economico, insieme ad un insostituibile presidio sociale e territoriale sia delle città sia dei territori rurali e montani.

Se è vero che il commercio deve costantemente innovare per confrontarsi con le diverse forme di concorrenza, la Regione è chiamata a supportare tale sforzo con una strategia articolata che contempli, tra l’altro, politiche attive, revisione della normativa settoriale e recupero di attrattività dei luoghi del commercio tramite interventi di rigenerazione urbana capaci di integrare le politiche ambientali, trasportistiche, urbanistiche.

“Più in generale – ha proseguito Viglione – è auspicabile che la Regione si impegni con misure dedicate al recupero dell’appeal che il commercio ha smarrito nei confronti degli imprenditori, anche per effetto della concorrenza ancora non pienamente regolamentata delle grandi piattaforme di e-commerce, cercando di interrompere la moria di negozi e puntando ad esempio sul passaggio generazionale, il rilancio delle aree mercatali e l’integrazione tra l’offerta fisica e quella digitale”.

Grazie alla sua caratteristica trasversalità, di cui hanno beneficiato quasi tutti i settori, il turismo ha trainato l’intera economia piemontese anche nei momenti più difficili.  I dati positivi degli ultimi anni confermano infatti l’interesse del turista nazionale ed internazionale per la nostra offerta turistica, che conserva comunque ancora ampi margini di miglioramento.

“È necessario continuare gli sforzi per fare realmente sistema tra le diverse componenti del turismo, sia tra pubblico e privato, sia tra i diversi territori – ha concluso il presidente della Confcommercio regionale – con azioni mirate sui prodotti turistici di maggiore interesse, una revisione dei voucher vacanza Piemonte, l’istituzione di un fondo rotativo per il settore turistico, misure per la riqualificazione, ammodernamento, sviluppo dei servizi complementari e di marketing, sostegno costante alle Atl e ai consorzi turistici, il contrasto all’abusivismo e all’elusione”.

Da parte sua il presidente Cirio ha sottolineato come “il confronto con le associazioni di rappresentanza di categoria come è Confcommercio ha rappresentato in questi anni un’occasione preziosa per mettere in campo provvedimenti strategici a supporto di un settore che ha vissuto in maniera significativa le conseguenze della pandemia. In questi anni abbiamo avviato misure d’emergenza, come i bonus post Covid, e altre di tipo strutturale, ad esempio con la creazione dei Distretti del commercio, già finanziati con oltre 23 milioni di euro, e con il progetto delle Botteghe dei servizi, presidi di carattere economico, sociale e di servizio, per contrastare la desertificazione commerciale, soprattutto nelle zone di montagna.

“Continueremo in questo percorso di proficuo confronto, a partire dalla nuova legge sul commercio che dovrà recepire le nuove caratteristiche di un settore che ha visto mutare profondamente strutture e abitudini dei consumatori, consapevoli di quanto le imprese del commercio siano vitali per lo sviluppo del nostro Piemonte, soprattutto nel contesto di sviluppo della logistica e della grande crescita del turismo che sta diventando, per la nostra regione, un motore economico trasversale a molti settori, anche grazie all’organizzazione di grandi eventi che continuiamo a sostenere per le positive ricadute che hanno in termini di visibilità, ma anche per quelle economiche a favore delle attività del nostro territorio”, ha concluso il presidente della regione annunciando un nuovo incontro dedicato al turismo, dopo la pausa estiva.

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