Confcommercio: "rischio di continui stop and go"

Confcommercio: "rischio di continui stop and go"

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10 febbraio 2014

"Il dato, che torna a registrare dopo tre mesi una riduzione significativa in termini congiunturali, pone degli interrogativi sulla qualità e la consistenza della tanto attesa ripresa dell'economia italiana": è il commento sui dati Istat sulla produzione industriale dell'Ufficio Studi di Confcommerci, che sottolinea anche il rischio che "i contenuti miglioramenti rilevati a partire da settembre fossero legati quasi esclusivamente alla necessità di ricostituire le scorte e che questa componente della domanda abbia esaurito i suoi effetti senza generare altri impulsi positivi al sistema. Emergono dubbi che non vi siano ancora le condizioni per una effettiva uscita dalla recessione, come sembrerebbe indicare anche il calo di fiducia delle aziende del manifatturiero di gennaio, e  che la nostra economia si avviti in una fase di continui 'stop and go' che non permette di avviarsi su un sentiero di miglioramento consolidato e duraturo in grado di produrre una crescita dell'occupazione e del reddito". "In ogni caso – conclude l'Ufficio Studi - l'eventuale modesta ripresa che si osserverà nell'anno in corso, non accrescerà l'occupazione in modo significativo, restando quindi confinata alle statistiche piuttosto che produrre benefici tangibili per famiglie e imprese".

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