Confcommercio: "segnali di recessione"

Confcommercio: "segnali di recessione"

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25 novembre 2011

Il dato sulle vendite al dettaglio diffuso dall'Istat "conferma lo stato di difficoltà in cui versano i consumi dei beni commercializzabili. A settembre si è registrata la quinta variazione congiunturale negativa consecutiva, fenomeno che puo' essere interpretato come l'entrata in una nuova fase recessiva". Questo il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio. "Il calo dei fatturati di
molte imprese - continua la nota - che già scontano da tempo una contrazione dei margini, ha spinto molte aziende ad applicare con estrema cautela gli aumenti derivanti dall'innalzamento al 21% dell'aliquota ordinaria, come evidenzia anche l'approfondimento diffuso dall'Istat. Il sistema produttivo-distributivo, quindi, ha traslato in avanti l'incremento dell'imposta in misura inferiore alle attese. D'altra parte non si possono escludere nuovi moderati incrementi dei prezzi nei mesi di novembre e di dicembre. Sul versante della fiducia l'Istat certifica un miglioramento del clima che permane tuttavia su livelli storicamente bassi". "In questo articolato scenario - conclude l'Ufficio Studi Confcommercio - ulteriori incrementi della pressione fiscale deprimerebbero gravemente le già modeste prospettive dell'economia italiana".


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