Confcommercio Sicilia: uniti per liberarsi dalla mafia

Confcommercio Sicilia: uniti per liberarsi dalla mafia

Lo chiede il presidente Pietro Agen come risposta alle intimidazioni rivolte al procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, al presidente della camera di commercio Antonello Montante e al presidente di Confindustria Ivan Lo Bello.

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27 maggio 2010
MAFIA: CONFCOMMERCIO SICILIA, RESTARE UNITI PER LIBERARCENE = (AGI) - Palermo, 27 mag

 

Ancora più uniti nell'impegno per la legalità, per liberare il sistema imprenditoriale siciliano dalla criminalità mafiosa che tende a soffocare ogni prospettiva di sviluppo della Sicilia. Lo chiede il presidente Pietro Agen di Confcommercio Sicilia, alla notizia delle intimidazioni rivolte al procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari, al presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello e ad Antonello Montante, presidente della camera di commercio di Caltanissetta.

“I segnali positivi di questo comune impegno ci sono – ha detto Agen - e provengono da chi non intende più sottostare a forme di prepotenza e di ricatto, che sono ormai anacronistiche rispetto alle nuove sensibilità della società siciliana. C'è una cultura di legalità e giustizia che ormai da anni è sempre più diffusa, anche nelle piccole imprese siciliane, con denunce contro il pizzo provenienti proprio dai commercianti”.

Le cronache riportano continuamente, anche in questi giorni, le storie di chi si è ribellato alla cultura mafiosa ed ha consentito di assicurare alla giustizia intere organizzazioni criminali. “Le intimidazioni – ha concluso Agen – sono segnali di debolezza nei confronti di chi si spende per affermare certi valori, sovvertire un sistema criminoso e affrancare la Sicilia dalla pressione mafiosa. Proseguiremo insieme questo cammino di legalità per scoraggiare per sempre ogni tentativo di spezzare il fronte creatosi”.

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