Confcommercio: "Si riducono i rischi di deflazione"

Confcommercio: "Si riducono i rischi di deflazione"

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13 marzo 2015

 

"E' un dato più elevato rispetto alle prime stime - la variazione congiunturale è stata dello 0,4% in luogo dello 0,3% indicato in precedenza – che segnala una riduzione dei rischi di deflazione e trova le sue ragioni in elementi che sono da ricondursi essenzialmente a fattori esogeni e stagionali". Questo il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio sulle rilevazioni definitive dell'inflazione di febbraio diffuse dall'Istat. "L'aumento dei prezzi a febbraio è stato determinato essenzialmente dagli incrementi rilevati per gli alimentari freschi, i tabacchi (interessati da incrementi d'imposta) ed i carburanti. Allo stato attuale non sono presenti tensioni inflazionistiche derivanti dal versante della domanda. Solo nei prossimi mesi, con il pieno operare dei favorevoli impulsi esterni e una eventuale politica fiscale interna più distensiva, potrà concretizzarsi – conclude la nota - un'apprezzabile positiva ripresa economica con effetti visibili anche sulla dinamica dei prezzi al consumo".

 

 

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