Vendite al dettaglio: andamento fiacco per la scarsa fiduvia delle famiglie

Vendite al dettaglio: andamento fiacco per la scarsa fiduvia delle famiglie

I dati di gennaio sottolineano che il  2001 si è aperto senza variazioni di sorta rispetto al trend dello scorso anno, ossia che le vendite al dettaglio continuano ad evidenziare un andamento decisamente fiacco: questo il commento del Centro Studi Confcommercio ai dati diffusi oggi dall’Istat sulle vendite al dettaglio. 

Considerando infatti  che a gennaio 2001 l’inflazione ha fatto segnare una crescita del 3%, il fatturato in termini reali, cioè depurato dell’effetto derivante dalla corsa dei prezzi, ha fatto registrare addirittura una flessione dell’1% rispetto al gennaio del 2000.

Questo significa che la spesa delle famiglie, in termini di quantità, dopo l’impennata delle spese natalizie, continua a diminuire relativamente alla componente dei beni, con una limitazione di quelli ordinari, quali abbigliamento e alimentazione.

Tale comportamento è ascrivibile, secondo il Centro Studi Confcommercio, alla scarsa fiducia delle famiglie in termini di incremento del reddito nel breve – medio periodo, in parte confermato da alcuni rinnovi contrattuali già conclusi.

Da un punto di vista aziendale l’analisi del Centro Studi evidenzia la forte sofferenza delle microimprese (tra 0 e 2 addetti), che accusano una contrazione delle quantità vendute del 2,2% rispetto a gennaio 2000. Anche per le medie imprese (3-5 addetti) il fatturato reale risulta negativo, con una flessione più contenuta, pari a –1,4%.

Continua quindi la corsa della grande distribuzione, trainata però – conclude la nota – esclusivamente dalle imprese con oltre 20 addetti, la cui crescita in termini reali si attesta, sempre rispetto a gennaio 2000, oltre il 4%.

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