Confcommercio Verona: incontro con il sottosegretario Giorgetti

Confcommercio Verona: incontro con il sottosegretario Giorgetti

Valorizzazione del commercio di vicinato e del turismo e revisione dei parametri degli studi di settore. Queste le principali richieste avanzate dalla Giunta al sottosegretario al ministero dell'Economia e Finanze.

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9 marzo 2009
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Confcommercio Verona: incontro con il sottosegretario Giorgetti

 

Stop alla realizzazione di strutture della grande distribuzione e a nuovi insediamenti alberghieri; valorizzazione del commercio di vicinato e del turismo; revisione dei parametri degli Studi di settore. Sono le principali richieste avanzate dalla Giunta di Confcommercio Verona al sottosegretario al ministero dell’Economia e Finanze, Alberto Giorgetti, nel corso dell’incontro che si è svolto nella sede provinciale dell’associazione.

Confcommercio Verona era rappresentata dal presidente Fernando Morando, dai vicepresidenti Maurizio Danese, Nicola Baldo, Sergio Cucini, Flavio Zuliani, Paolo Tosi e dai membri di Giunta Paolo Arena e Gianpaolo Polato; con loro anche il presidente di Confidi Veneto Elvio Pedini Boni, il direttore generale Giorgio Sartori e il vicedirettore Silvano Massalongo.

In apertura, Morando ha ribadito la totale contrarietà alla concessione di nuovi spazi per insediamenti commerciali e alberghieri, sia su scala regionale che provinciale, in un momento in cui la crisi economica sta mettendo a dura prova molte attività commerciali e la percentuale di occupazione delle camere, negli hotel, è di poco superiore al 50%; no dunque, ha specificato Morando, alla decisione della Regione di dare via libera a ulteriori 8 mila metri quadri di Gd nell’area di San Donà di Piave e no all’ipotesi di inserire  commercio e ricettivo nel progetto Traforo.

L’offerta commerciale e alberghiera copre e anzi supera la domanda, che è in contrazione, ha incalzato Morando, il quale ha fatto riferimento anche al progetto dell’Autodromo, sottolineandone la pericolosità per il dettaglio tradizionale. Un cenno quindi all’aspetto fiscale, con la richiesta di detassare gli stipendi per rilanciare potere di acquisto e consumi oltre che di rivedere in tempi brevi gli Studi di settore.

L’on Giorgetti, nel dichiararsi d’accordo con la battaglia a difesa del dettaglio tradizionale portata avanti da Confcommercio, ha sottolineato che il progetto dell’Autodromo dovrà trovar la propria ragion d’essere su iniziative di natura industriale e non commerciale, mentre il Traforo non dovrà prevedere fonti di sostentamento legate al mercato. Il sottosegretario ha poi dichiarato che Verona trarrà beneficia dai recenti finanziamenti del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) per le infrastrutture, con l’Alta velocità che ha ricevuto fondi per la Treviglio-Brescia, tratta funzionale della Milano-Verona e il via libera ai cantieri per l’Autocisa Tirreno-Brennero, oltre a interventi sulla Serenissima, il tutto per un totale di otto miliardi di euro. 

Giorgetti ha spiegato che la crisi economica ha notevolmente ridotto anche le entrate nelle casse dello Stato, fatto che  non consente una moratoria agli Studi di Settore; tuttavia, ha proseguito, sta per essere approntata una nuova misura di garanzia ai crediti avanzati dagli imprenditori nei confronti della pubblica amministrazione tramite la società Sace che fungerà da garante a favore delle banche che scontano i crediti alle imprese o che li acquistano dalle amministrazioni. Previsto, ancora, il monitoraggio dei comportamenti delle banche nei confronti delle imprese, mentre è stata avanzata la proposta di sospendere Basilea 2. Iniziativa, quest’ultima, particolarmente apprezzata dai vertici di Confcommercio.

Quanto agli Studi di settore, ne sarebbe prevista una rapida rimodulazione al termine di una fase di confronto con le organizzazioni di categoria.  Il governo, ha concluso Giorgetti, punta a sostenere le imprese rafforzando anche il ruolo della Cassa depositi e prestiti, disposta a impegnarsi con 13 miliardi attraverso l'utilizzo di risparmio postale e finanziamenti della Bei.

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