Consumi in sofferenza senza incentivi

Consumi in sofferenza senza incentivi

Secondo l'Indicatore dei Consumi Confcommercio ad aprile c'è stato un calo annuo dell'1,6 per cento. A maggio cala il clima di fiducia delle famiglie.

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7 giugno 2010
L’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala ad aprile 2010 una diminuzione dell’1,6% in termini tendenziali interromp

L’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala ad aprile 2010 una diminuzione dell’1,6% in termini tendenziali interrompendo un periodo, che durava dall’ultimo trimestre del 2009, di graduale recupero dei livelli di consumo delle famiglie. Il dato dell’ultimo mese è stato peraltro largamente influenzato dall’andamento della domanda di autovetture, come segnala il ripiegamento, negli ultimi tre mesi, dell’aggregato totale rispetto a quanto registrato da quello computato al netto della domanda di autovetture.

Più articolata appare la situazione sul versante del “sentiment” delle imprese. A maggio a fronte di un ulteriore miglioramento del clima di fiducia degli operatori delle aziende manifatturiere, gli imprenditori del commercio e dei servizi segnalano un peggioramento.

La presenza di aspettative più favorevoli sul versante delle imprese manifatturiere sembra derivare dal progressivo miglioramento registrato dalla produzione. Stando ai risultati dell’indagine rapida di Confindustria, nel mese di maggio la produzione è aumentata del 2,4% rispetto ad aprile, tendenza che, stando agli ordinativi (+0,3% congiunturale) ed al netto ridimensionamento registrato dalle scorte dovrebbe proseguire anche nei prossimi mesi. La riduzione registrata ad aprile dall’ICC, rispetto all’analogo mese dello scorso anno, riflette una riduzione dei volumi acquistati dalle famiglie per i beni (-2,2% che segue il +4,4% di marzo) ed un moderato aumento della domanda di servizi (+0,4%). Il dato riflette il ridimensionamento dei tassi di crescita dei prezzi dei beni, nonostante la progressiva tendenza all’aumento registrata dai carburanti . La domanda per i servizi di ristorazione e d’alloggio ha evidenziato, ad aprile, una flessione dell’1,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Dopo un periodo di decisa espansione della domanda, i consumi per beni e servizi per la mobilità hanno registrato, ad aprile 2010, una decisa battuta d’arresto con una diminuzione del 14,8% rispetto all’analogo mese dello scorso anno. La domanda per beni e servizi per la cura della persona ha mostrato, ad aprile, una crescita dell’1,6% dei volumi acquistati dalle famiglie, rispetto all’analogo mese del 2009. Gli articoli di abbigliamento e calzature hanno evidenziato una riduzione dello 0,6% rispetto ad aprile del 2009. Il dato segue un bimestre abbastanza favorevole. Nel mese di aprile la domanda di beni e servizi per la casa ha mostrato una crescita dell’1,1%, legata in larga parte alla dinamica registrata dagli acquisti di elettrodomestici e TV. Il dato risulta peraltro largamente influenzato da quanto registrato nel segmento relativo alla mobilità ed in particolare alla domanda di autovetture. La variazione di aprile è sintesi di una flessione della componente relativa ai beni e di una sostanziale stabilità della domanda di servizi. Si segnala la moderata crescita registrata dalla voce alberghi, pasti e consumazioni fuori casa e dei beni e servizi per la casa.

 

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