Consumi: nel 2006 stabile la spesa delle famiglie

Consumi: nel 2006 stabile la spesa delle famiglie

L'Istat segnala che la spesa media mensile per famiglia è stata pari, in valori correnti, a 2.461 euro, circa 63 euro in più rispetto all'anno precedente (+2,6 per cento). In termini reali, si tratta di una sostanziale stabilità.

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5 luglio 2007
Consumi: nel 2006 stabile la spesa delle famiglie

Consumi: nel 2006 stabile  la spesa delle famiglie

 

Restano stabili i consumi delle famiglie italiane. Nel 2006, secondo i dati dell’indagine condotta dall’Istat, la spesa media mensile per famiglia è stata pari, in valori correnti, a 2.461 euro, circa 63 euro in più rispetto all’anno precedente (+2,6%). L’aumento mette in evidenza come ad una leggera crescita della spesa media mensile per consumi in termini nominali corrisponda una sostanziale stabilità in termini reali. La spesa per generi alimentari e bevande si è attestata su un livello leggermente superiore a quello dell’anno precedente (467 euro contro 456), mentre le uscite familiari per generi non alimentari sono passate, tra il 2005 e il 2006, da 1.941 euro mensili a 1.994 euro.

L’andamento a livello nazionale è la sintesi di livelli di spesa territorialmente eterogenei: nel Nord la spesa media mensile delle famiglie (2.786 euro) è superiore a quella del 2005 (2.689 euro), mentre le variazioni nel Centro e nel Mezzogiorno non risultano statisticamente significative: la spesa passa, rispettivamente, da 2.478 a 2.494 euro e da 1.913 a 1.952 euro.

La spesa per l’acquisto di carne è la più alta tra le spese alimentari (rappresenta il 4,3%), mentre la leggera flessione della spesa per bevande riguarda il consumo di alcolici: vino, ma soprattutto superalcolici. Stabili, rispetto al 2005, anche le quote di spesa totale che le famiglie destinano all’abbigliamento e alle calzature, agli altri beni e servizi (igiene personale, vacanze, onorari per professionisti, assicurazioni di vario genere ad esclusione di quella per mezzi di trasporto), alle comunicazioni, all’istruzione e ai tabacchi. Si conferma la diminuzione della quota di spesa per arredamenti, elettrodomestici e servizi per la casa (146 euro) e quella per tempo libero e cultura (110 euro), a causa soprattutto della diminuzione delle famiglie che spendono per l’acquisto di giornali, riviste e fumetti e di CD, DVD e videogiochi. Diminuisce la quota di spesa per servizi sanitari (85 euro al mese), in particolare a seguito del calo della spesa per medicinali, analisi cliniche e dentista.

Oltre alla spesa per trasporti, che raggiunge i 363 euro mensili (in aumento soprattutto quella per trasporti pubblici, per carburanti e per manutenzione dei mezzi di trasporto privati) continua ad aumentare la quota di spesa per l’abitazione (che raggiunge i 639 euro al mese). Se si aggiungono le utenze, anch’esse in leggero aumento (124 euro mensili), le spese per la casa raggiungono il 31% della spesa complessiva.

 

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