Conti pubblici: cala il rapporto debito/Pil

Il debito pubblico italiano ha chiuso il 2007 al 104% del Pil, in calo dal 106,5% del 2006. Il dato è stato diffuso dalla Banca d’’Italia. In termini assoluti, spiega il Supplemento al Bollettino statistico di Palazzo Koch, il debito si è attestato l’anno scorso a 1.596,762 miliardi di euro, a fronte dei 1.575,636 segnati a fine 2006.

La crescita nominale di 21,126 miliardi riflette il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche, risultato pari a 30,534 miliardi e l’emissione di titoli sotto la pari, che ha comportato un aumento del debito superiore al fabbisogno finanziario di 4,082 miliardi. La diminuzione delle attività detenute dal Tesoro presso la Banca d’Italia ha contenuto l’aumento del debito per 13,157 miliardi. L’apprezzamento dell’euro ha ridotto il valore delle passività denominate in valuta estera di 333 milioni. A livello di sottosettori, il debito delle Amministrazioni centrali è cresciuto di 17,024 miliardi a 1.484,511 miliardi.

La sua incidenza sul Pil è diminuita dal 99,2% al 96,7%. Il debito delle Amministrazioni locali è aumentato di 3,572 miliardi a 111,665 miliardi, rimanendo costante al 7,3% del Pil.

In calo nel 2007 anche il fabbisogno complessivo delle amministrazioni pubbliche, pari a 30.534 milioni, il 2% del Pil (nel 2006 era risultato pari a a 54.380 milioni, il 3,7% del Pil). Nei due anni il fabbisogno al netto delle dismissioni mobiliari è stato pari, rispettivamente, al 2,2 e al 3,7% del Pil.

Ancora in crescita, poi, le entrate fiscali. A gennaio del 2008 sono risultate pari a 31,2 miliardi di euro, circa 3 in più rispetto al gennaio dell’anno precedente quando erano risultate pari a 28,3 miliardi. Nel mese di dicembre del 2007 le entrate erano ammontate complessivamente a 74,9 miliardi