CONTI PUBBLICI: ITALIA E FRANCIA SOTTO LA LENTE DI BRUXELLES

CONTI PUBBLICI: ITALIA E FRANCIA SOTTO LA LENTE DI BRUXELLES

Ieri i lavori di Eurogruppo, oggi Ecofin. Italia e Francia, osservati speciali. L'Europa ribadisce la necessita' di non rallentare il risanamento. La Germania: "qualche preoccupazione in piu' per l'Italia".

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9 luglio 2007
Conti pubblici: Italia e Francia sotto la lente di Bruxelles

Conti pubblici: Italia e Francia sotto la lente di Bruxelles

 

Francia e Italia osservate speciali ai lavori di Eurogruppo di Bruxelles. A tenere banco sono stati i dubbi legati al Dpef presentato dal Governo di Roma e la volonta' di Parigi di allungare i tempi per giungere al pareggio di bilancio. E se l'Italia e' tornata a garantire il rispetto dei vincoli di finanza pubblica la Francia ha ribadito di voler giungere al pareggio di bilancio entro il 2012 e non entro il 2010. L'Italia ha invece fissato il traguardo nel 2011. Per quanto riguarda il nostro Paese a preoccupare non e' stato solo il rallentamento sulla strada del risanamento, ammesso pure dal ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, ma anche le possibili ricadute di una riforma delle pensioni che a giudizio dei partner europei sarebbe eccessivamente generosa. Una situazione sottolineata in particolare dalla Germania, come spiegato dal ministro tedesco delle Finanze Peer Stenbrueck. “Italia e Francia hanno situazioni non comparabili visto che l'Italia deve fronteggiare molti altri problemi�. Dalla riunione di Eurogruppo di ieri in ogni caso e' stato ribadito che le politiche di rigore non possono venir attenuate e che “il patto di stabilita' deve comunque essere rispettato�, come sottolineato con forza anche dal ministro belga delle Finanze Didier Reynders. In piu' si e' spiegato che l'impegno comune e' quello di ridurre strutturalmente il deficit dello 0,5% del pil ogni anno. In quest'ottica e' giudicato insufficiente l'impegno italiano di ridurlo dello 0,2%. Dopo Eurogruppo oggi ci sara' la riunione di Ecofin che oltre che di finanza pubblica potrebbe occuparsi anche della possibile successione del direttore del Fondo monetario internazionale dopo le annunciate dimissioni dello spagnolo Rodrigo Rato. “Non credo si arrivera' a una decisione - ha spiegato ieri la portavoce del commissario Ue Joaquim Almunia - ma prevedo uno scambio di opinioni. In ogni caso la Commissione spera che i 27 si decidano rapidamente e ci sia una candidatura adeguata�.

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