Jobs act, via libera ai decreti attuativi

Jobs act, via libera ai decreti attuativi

Il Consiglio dei Ministri ha approvato senza modifiche sostanziali i quattro decreti di attuazione della riforma del mercato del lavoro. Renzi: "superiamo l'articolo 18 e i co.co.co e i co.co.pro". Poletti: "la prima opzione per chi intende assumere deve essere quella del tempo indeterminato". Furlan: "le parti sociali correggano gli strafalcioni del governo".

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19 febbraio 2015
Il Consiglio dei ministri ha approvato i quattro decreti legislativi di attuazione del Jobs act sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali caso di occupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati e per il riordino delle tipologie contrattuali e quello in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. I decreti non hanno subito modifiche sostanziali nel corso del Consiglio dei ministri. In particolare, le norme sui licenziamenti collettivi non cambiano rispetto a quelle approvate dal Consiglio dei ministri che aveva dato il primo via libera al decreto legislativo sul contratto a tutele crescenti.  "Superiamo  l'articolo 18 e i co.co.co e i co.co.pro. Per la prima volta c'è una generazione che vede riconosciuto il proprio diritto ad avere delle tutele maggiori, che per la prima volta vede una battaglia al precariato e non ai precari". Lo ha detto il premier Matteo Renzi in conefrenza stampa aggiungendo che "parole come mutuo, diritti e garanzie entrano nel vocabolario di una generazione che ne era stata esclusa"."Agli imprenditori dico che abbiamo tolto ogni alibi a chi dice che assumenre in Italia non è conveniente. Abbiamo ridotto le tase e gli elementi di incertezza sono venuti meno", ha poi sottolineato il presidente del Consiglio. "In Italia da tempo è diventato normale assumere con tutte le tipologie contrattuali escluso il tempo indeterminato: la nostra scommessa è rovesciare questo ragionamento": così  il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, al termine del Cdm. "La prima opzione per chi intende assumere deve essere quella del tempo indeterminato", ha aggiunto. Poletti ha quindi sottolineato che l'esecutivo ha "scelto di mantenere inalterato il testo del decreto sul contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Non lo abbiamo modificato". La riunione del CdM era stata preceduta l'altro ieri da un vertice tra lo stesso Poletti e le parti sociali. Al termine Il direttore generale di Confcommercio, Francesco Rivolta, aveva commentato l'incontro positivamente: "Il governo ha recepito le nostre preoccupazioni". Per il  il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, sui licenziamenti collettivi "c'é stato un intervento a gamba tesa che non ci aspettavamo e non va bene. Finora i licenziamenti sono stati gestiti all'interno degli accordi con le imprese e ora sarà il buon senso delle parti a dover recuperare gli strafalcioni del governo". 

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