Contratti: il Pdl punta al dialogo

Contratti: il Pdl punta al dialogo

Archiviate le elezioni, si torna a parlare della riforma del modello contrattuale. Sacconi: "vogliamo partire da un dialogo con le parti sociali". Per Confindustria la riforma non può essere rimandata. Ferrero: " attacco ai diritti dei lavoratori".

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24 aprile 2008
Contratti: il Pdl punta al dialogo

Contratti: il Pdl punta al dialogo

 

Archiviate le elezioni e con un nuovo Governo alle porte, si torna a parlare della riforma del modello contrattuale. “Vogliamo partire da un dialogo con le parti sociali, evitando conflitti pregiudiziali come si sono realizzati in passato, e con la stessa opposizione�: queste le intenzioni del Pdl espresse nel corso di Sky Tg24 Economia dall’ex sottosegretario al Lavoro, Maurizio Sacconi. “In un clima più condiviso si possono fare le riforme�, ha aggiunto.

Sul tema si è espresso anche il presidente designato di Confindustria, Emma Marcegaglia, che ha sottolineato che la riforma “non può essere più rimandata� chiedendo che torni a riunirsi al più presto un tavolo con i sindacati. “La rigidità dei contratti nazionali�, secondo Marcegaglia, “opera come un vero tappo sulla possibilità di valorizzare il lavoro e le scelte dell’individuo�. D’altra parte anche “la contrattazione di secondo livello, quella in cui si potrebbe coniugare salario e produttività, viene sempre più indirizzata verso le rigidità tipiche del sistema nazionale, con falsi scambi e aumento dei costi�. Di qui la richiesta della presidente di Confindustria ai sindacati “di negoziare subito con noi un forte alleggerimento economico e normativo del contratto nazionale�, di “semplificare drasticamente il numero e il contenuto dei contratti di primo livello e di cambiare le regole di impiego del lavoro che sono troppo rigide e scoraggiano gli investimenti�.

La replica è arrivata dal ministro della Solidarietà sociale, Paolo Ferrero: “la presidente di Confindustria ha individuato nell’attacco ai contratti nazionali di lavoro l’obiettivo immediato degli industriali. Contro questa prospettiva è necessario che la sinistra cominci da subito una campagna di informazione in tutto il Paese, per spiegare bene ai lavoratori la posta in gioco e per costruire le condizioni di una lotta contro questo attacco ai diritti dei lavoratori�.

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