Corte dei conti: “spesa previdenza fuori controllo senza revisioni coefficienti�

Senza la revisione periodica dei coefficienti di trasformazione la spesa pensionistica in Italia rischia di "rimettere in discussione gli equilibri dei conti pubblici". E’ questo il monito lanciato dalla Corte dei Conti che ha presentato la sua relazione sul rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2006. “La revisione periodica dei coefficienti - ha affermato nella sua relazione il relatore delle sezioni riunite Fulvio Balsamo - è un elemento fondamentale dell'assetto a regime e che, in mancanza di essa, si verificherebbe una maggiore e crescente incidenza della spesa sul Pil�. La magistratura contabile, che già lo scorso anno aveva sottolineato la necessità di ulteriori misure finalizzate ad attenuare la cosiddetta “gobba�, ha confermato le sue perplessità sulla scelta legislativa “che ha previsto - in luogo di un semplice meccanismo automatico di adeguamento -un complesso procedimento di revisione dei coefficienti che implica il coinvolgimento di numerosi soggetti�. Secondo la Corte infatti l'automatismo “consentirebbe tra l'altro, correzioni più frequenti, di rendere meno sensibili gli effetti delle revisioni�. I magistrati evidenziano comunque l'esigenza di mantenere l'obiettivo "che i livelli delle future pensioni non scendano al di sotto di un limite socialmente accettabile". La Corte dei Conti ritiene incerto il grado di permanenza dell'extragettito derivante dalla lotta all'evasione e mette in guardia sull'utilizzo per maggiori spese in corso d'anno "di risorse di dubbia affidabilità�. “La gestione delle entrate, e segnatamente quelle tributarie, si presenta con connotazioni sicuramente più positive del passato - ha detto Balsamo - e lo dimostra la diminuita incidenza degli oneri di funzionamento dell'amministrazione sul totale riscosso. Lo dimostra il sostenuto e ininterrotto incremento delle entrate da accertamento e controllo al netto del condono�.