Cresce il Pil nell'area Ocse, ma Eurozona in affanno

Cresce il Pil nell'area Ocse, ma Eurozona in affanno

DateFormat

17 febbraio 2010
Il prodotto interno lordo dell’area Ocse è cresciuto dello 0,8% destagionalizzato nel quarto trimestre segnando un’accelerazio

Il prodotto interno lordo dell’area Ocse è cresciuto dello 0,8% destagionalizzato nel quarto trimestre segnando un’accelerazione rispetto al +0,6% nel trimestre precedente. Lo annuncia l’Organizzazione parigina, segnalando la forte crescita del Pil reale in Usa e Giappone, +1,4% e 1,1% rispettivamente, mentre nell’Eurozona la crescita ha rallentato allo 0,1% dal 0,4% nel terzo trimestre. Bene la Francia, con un +0,6%, ma la Germania è rimasta ferma e l’Italia ha segnato addirittura un calo dello 0,2% del Pil. Positivo per lo 0,1% il Pil britannico che segnala l’uscita dalla recessione del Paese dopo sei trimestri di contrazione.

Rispetto a un anno prima il Pil dell’area Ocse ha segnato una contrazione dello 0,7% nel trimestre dopo un -3,4% nel trimestre precedente. Con l’eccezione degli Usa, dove il Pil è cresciuto su base annua dello 0,1%, tutte le economie del G7 hanno assistito a un calo del prodotto interno lordo. Il declino su base annua riflette in particolare la contrazione dell’area euro che conta per 0,5 punti sul totale. Nell’intero 2009 il Pil dell’area Ocse è diminuito del 3,4%, per la prima volta dal 1960, quando è iniziata la raccolta dei dati da parte dell’Organizzazione. La contrazione è variata dal -5% di Germania e Giappone al -2,2% della Francia.

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca