Crescita digitale: "Importante valorizzare il ruolo delle Pmi"

Crescita digitale: "Importante valorizzare il ruolo delle Pmi"

Confcommercio ha partecipato alla riunione indetta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulla Strategia per la crescita digitale 2014-2020 e sul Piano nazionale Banda Ultra larga.

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8 gennaio 2015

 

Lo scorso 4 dicembre, Confcommercio ha partecipato alla riunione indetta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulla Strategia per la crescita digitale 2014-2020 e sul Piano nazionale Banda Ultra larga. A questo proposito, e in riferimento sia ai programmi di Crescita digitale sia ai piani per la diffusione di Banda ultralarga, Confcommercio tiene a precisare che "le associazioni nazionali aderenti Assintel (Associazione Nazionale delle Imprese ICT,) e Assoprovider (Associazione Provider Indipendenti), rappresentano a tutti gli effetti partner, riconosciuti come interlocutori istituzionali da organismi governativi, che forniranno un efficace contributo ai lavori dei tavoli istituiti da AGID. In relazione invece al percorso di attuazione della strategia sul territorio, la Confederazione è da sempre particolarmente sensibile alla logica della co-progettazione: concezione che presuppone il coordinamento delle amministrazioni locali e delle Regioni con le organizzazioni di categoria che nel territorio rappresentano il tessuto imprenditoriale e sociale.  L'Italia, anche più di altri partner europei, è profondamente segnata dalla realtà delle micro imprese che costituiscono, nella maggior parte dei casi, un soggetto ancora poco convinto della necessità di convertirsi al digitale. L'uso del digitale, infatti, resta  sporadico, limitato all'uso privato, per la comunicazione personale. Sarebbe quindi utile una serie di indagini tra le micro imprese (sotto i dieci addetti) dei diversi settori economici, su propensioni, orientamenti e bisogni dell'universo che, più di ogni altro, deve essere istruito e, prima ancora, posto in grado di riconoscere e apprezzare i vantaggi del digitale. Per cio che riguarda la banda ultralarga, partendo dall'assunto che la gestione, la progettazione e l'implementazione dei servizi di connessione esigono il rispetto dei principi di trasparenza, neutralità e non discriminazione, Confcommercio ritiene che qualsiasi strategia che abbia l'obiettivo di sviluppare le connessioni a banda larga e ultralarga, debba sfruttare tutte le opzioni, non escludendo a priori l'apporto dei piccoli imprenditori dei servizi Internet. Per favorire la crescita di una rete che sia estesa ed efficiente, è necessario poi poter disporre di tutte le informazioni e la documentazione relativa alle opere civili sul territorio: un catasto pubblico elettronico delle infrastrutture  sopra- e sottosuolo è indispensabile per aprire la strada alla pianificazione dei lavori di posa della rete, individuando facilmente le opportunità di riutilizzo di cavidotti o altre condutture esistenti: opere pubbliche disponibili per un servizio di utilità pubblica. Infine, anche per ciò che riguarda le frequenze e la loro utilizzazione, Confcommercio chiede di verificare il principio di  non discriminazione, in particolare Assoprovider denuncia una differenza nel costo delle frequenze tra servizi televisivi e connessioni internet.

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