Criminalità: pronto il pacchetto sicurezza

Criminalità: pronto il pacchetto sicurezza

Messo a punto il piano per combattere criminalità e degrado urbano. Stretta contro le illegalità nelle città. Vertice tra Prodi, Amato, Parisi e Mastella. Il responsabile dell'Interno pensa a un piano nazionale sull'accattonaggio.

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5 settembre 2007
Criminalità: il governo prepara il pacchetto sicurezza

Criminalità: il governo prepara il pacchetto sicurezza

 

Niente più scarcerazioni facili, giro di vite sui permessi e la custodia cautelare, certezza della pena e lotta alla criminalità organizzata con la confisca dei beni. Ma anche misure contro il degrado urbano con la stesura di un piano nazionale sull'accattonaggio per i sindaci che potranno così far rispettare le ordinanze contro gli ambulanti e lavavetri punendo la "questua molesta", già prevista - secondo una precisazione del Viminale - dalle normative vigenti.

Il primo atto della riapertura politica dopo un'estate di sangue e delinquenza è un nutrito e articolato pacchetto sicurezza che delinea la linea dura contro le situazioni di criminalità organizzata ma anche di piccola illegalità diffusa nelle strade.

Il "pacchetto" è stato studiato, limato e valutato in un lungo vertice a Palazzo Chigi tra il premier Romano Prodi ed i ministri Amato, Mastella, Parisi e Pollastrini, il viceministro Minniti ed il sottosegretario Micheli. 

Si è trattato di un primo passo fondamentale per arrivare entro il mese ad un disegno di legge per rafforzare e coordinare meglio i poteri dei sindaci ma anche di stringere le maglie del sistema penale. Palazzo Chigi ha infatti assicurato che il governo entro tre settimane metterà definitivamente a punto un "provvedimento ad hoc" sulla sicurezza dopo l'esame in Consiglio dei ministri e previo confronto con la Conferenza Stato-Città prevista per il 18 settembre. E la legalità sarà tra i capitoli chiave della manovra 2008.

Il testo "prevederà iniziative soprattutto per garantire la sicurezza nelle aree metropolitane, con particolare attenzione per la prevenzione e il contrasto delle molestie e delle violenze nei confronti delle donne. Si puntera' a sostituire le sanzioni economiche e amministrative con l'obbligo a svolgere lavori socialmente utili. Spesso si ha a che fare con nullatenenti non in grado di pagare una multa di cento o duecento euro. Meglio costringerli a ripulire strade e giardini. Nel mirino anche la cosiddetta questua molesta che verrebbe punita come le molestie. Il disegno di legge dovrebbe contenere anche norme contro le scarcerazioni facili. Al vaglio anche l'utilizzo di almeno 30 mila uomini delle forze armate per contrastare la criminalità organizzata e misure di contrasto alla 'ndrangheta, che il governo ha ieri messo a punto con il presidente della Calabria, Agazio Loiero, anche lui a Palazzo Chigi.

 

 

 

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