CRISI E DECLINO NON ARRESTANO IL CAMMINO DEL PAESE

CRISI E DECLINO NON ARRESTANO IL CAMMINO DEL PAESE

Presentato a Roma il rapporto Legambiente-Confcommercio. Sono intervenuti i presidenti Roberto Della Seta e Carlo Sangalli e il presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Ermete Realacci.

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7 marzo 2007
L’Italia del disagio insediativo

L’Italia del disagio insediativo

 

Presentato a Roma, presso la sede di Confcommercio, il nuovo rapporto “L’Italia del disagio insediativoâ€� che analizza l’ultimo decennio di vita in Italia dal punto di vista dei servizi, del commercio, dello sviluppo locale, socioeconomico e abitativo, del turismo. Il rapporto di Legambiente e Confcommercio, curato da Serico, è stato illustrato dai presidenti di Legambiente e Confcommercio Roberto Della Seta e Carlo Sangalli, dal presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, Ermete Realacci, e dal curatore del rapporto e responsabile di Serico, Sandro Polci. “L’indagine presentata da Legambiente e Confcommercio â€" ha sottolineato il presidente di Legambiente Roberto Della Seta â€" invita a leggere l’Italia traguardando gli schemi troppi generici, a cominciare da quello di un nord produttivo e performante e di un sud in perenne affannoâ€�. “Il dato più confortante â€" ha aggiunto Della Seta - è che laddove si sono registrati miglioramenti, la diffusione è stata a macchia d’olio, si è allargata dalle aree metropolitane ai comuni contermini e al territorio circostante, compresa la realtà dei piccoli comuni che nel nostro Paese hanno un peso specifico e un valore simbolico notevolissimi, ma sono stati troppo a lungo sacrificati. C’è in definitiva una vitalità e un protagonismo delle realtà medie e medio-piccole che fa ben sperare per il futuroâ€�. Per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, “questa analisi ci conferma un'Italia a diverse velocità, con un’espansione del benessere a macchia di leopardo, trainata per un verso da alcune aree metropolitane e dall'altro persistente nei disagi strutturali. Non solo il divario tra nord e sud, ma passi diversi, velocità diverse che indicano sì un paese vitale, ma che ancora non ha valorizzato tutte le sue risorse in termini di capitale umano, investimenti, ricerca, sviluppo e innovazione. E su questo punto è la politica che deve cambiare passo per creare quelle condizioni di ripartenza e consolidamento dell'economia che ancora oggi sono deboli. Perché è vero che tutti speriamo che il Pil del 2007 possa chiudere con un tasso di crescita al 2%, ma è anche vero che tutte le economie avanzate che stanno crescendo hanno puntato sui servizi. E noi da questo punto di vista ancora siamo indietro. L'Italia deve puntare alla leadership del cosiddetto “capitalismo culturaleâ€�. “Quello, cioè â€" ha aggiunto Sangalli - capace di valorizzare il patrimonio della nostra identità. Identità culturale, storica ed ambientale, ma anche frutto di un modo tipicamente italiano di vivere e di consumare. Un’identità, tra l’altro, non  delocalizzabile. Bisogna investire non in termini di incentivi a carico della finanza pubblica, ma piuttosto in termini di attenzione politica. L’Italia deve puntare a mettere in campo una rete di relazioni tra iniziativa privata e funzione pubblica non rivolta alla pura sopravvivenza ma a un progetto di più ampio respiroâ€�. Secondo Ermete Realacci, è “difficile capire la situazione oggi positiva di tanti settori della nostra economia, se si guarda l’Italia dall’alto. Se non si comprende che dai territori, dalla coesione sociale, dall’intreccio unico al mondo di storia, natura, cultura, capacità di produrre cose belle, trae forza tanta parte del nostro sistema. Per questo difendere e valorizzare le risorse dei piccoli comuni non rappresenta una politica assistenziale ma una scommessa sul futuroâ€�. “Questa è la filosofia della legge 15, prima legge di iniziativa parlamentare presentata in questa legislatura, di cui sono il primo firmatario â€" ha aggiunto Realacci - e che è stata sottoscritta da oltre 100 parlamentari di tutti i partitiâ€�. “Un percorso â€" ha concluso - che abbiamo iniziato insieme a Confcommercio e tanti altri partner anni fa. Che vedrà un momento importante nell’iniziativa “Voler bene all’Italiaâ€� che si terrà in centinaia di comuni il prossimo 6 maggio. E soprattutto che penso vedrà l’approvazione della legge 15 alla Camera dei Deputati entro la prossima primaveraâ€�. “Non c’è nostalgia - ha aggiunto Sandro Polci, curatore del rapporto - ma valorizzare i piccoli centri, come diceva il Cattaneo, significa tutela ambientale certezza nella manutenzione del territorio, opportunità di sviluppo economicoâ€�.

 

 

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