Crisi: sempre meno liquidi, ma in lieve calo i debiti delle famiglie

Crisi: sempre meno liquidi, ma in lieve calo i debiti delle famiglie

Dallo studio Confcommercio-Censis su "Clima di fiducia ed aspettative delle famiglie italiane" emerge che negli ultimi sei mesi è leggermente diminuita la percentuale di famiglie che è ricorsa, per necessità, al credito al consumo.

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27 luglio 2009
Anche se i liquidi continuano a scarseggiare, le famiglie italiane ricorrono un po’ meno al credito al consumo

Anche se i liquidi continuano a scarseggiare, le famiglie italiane ricorrono un po’ meno al credito al consumo. E, quando lo fanno, ammettono che è per 'necessità' e non certo per rinnovare i mobili di casa. Il quadro, meno preoccupante che in passato ma sempre 'serio', emerge dallo studio Confcommercio-Censis su “Clima di fiducia ed aspettative delle famiglie italiane” presentato il 22 luglio scorso a Roma.

“La fase recessiva - si spiega - ha gettato una luce sul problema della rapida crescita dell’indebitamento delle famiglie italiane e sulla diffusione di situazioni di insolvenza, sebbene il tasso di indebitamento in Italia resti tra i più assi dei Pesi industrializzati” Gli ultimi dati rilevati nel mese di giugno 2009 riportano un leggero decremento della percentuale di famiglie che ha fatto ricorso negli ultimi 6 mesi al credito al consumo (15,5%) rispetto a quanto rilevato nel precedente sondaggio effettuato a gennaio 2009 (17,8%). Ora come allora, tuttavia, risultano numerosi gli utilizzatori di credito al consumo che hanno dichiarato di farvi ricorso essenzialmente per necessità il 49% di chi utilizza i pagamenti rateali ha dichiarato che ricorre a questo tipo di pagamenti per scarsità i risorse liquide.

Anche sul fronte mutui la situazione migliora leggermente: dall’indagine risulta infatti che resta stabile, intorno 17%, la quota di chi ha risposto dichiarando di pagare le rate del mutuo immobiliare, mentre si riduce, rispetto a quanto rilevato nel mese di gennaio 2009, la percentuale di famiglie con problemi nella restituzione di tali rate. La percentuale di chi ha dichiarato di avere problemi leggeri o gravi nel pagamento (38,1%) si è infatti ridotta di oltre sei punti percentuali (44,1% a gennaio), forse anche questo il segnale di un allentamento della situazione di crisi.

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