Dagli immigrati un decimo della ricchezza del Paese
Dagli immigrati un decimo della ricchezza del Paese
Gli immigrati versano alle casse pubbliche più di quanto prendono come prestazioni e servizi sociali: sette miliardi di contributi previdenziali l’anno che hanno garantito il risanamento del bilancio Inps. Si legge nel Dossier Caritas 2010 che, in base a indagini sui benefici e i costi dell’immigrazione, rileva che i migranti dichiarano al fisco 37 miliardi l’anno e contribuiscono al Pil per più dell’11%. A livello occupazionale incidono per il 10% sui lavoratori dipendenti e si sono resi indispensabili in settori come assistenza alla famiglia, agricoltura, edilizia e vari altri comparti industriali. Sono sempre più attivi, però, anche nel lavoro autonomo e imprenditoriale, pur nella fase di crisi: circa 400mila stranieri sono titolari d’impresa, amministratori e soci di aziende. Ogni 30 imprenditori operanti in Italia, uno è immigrato, con prevalenza di marocchini nel commercio e romeni nell’edilizia.
“Se l’immigrazione è funzionale allo sviluppo del Paese - dice la Caritas â€" l’agenda politica è chiamata a riflettere sugli aspetti normativi più funzionali (quelli sulla cittadinanza) e sulle esigenze di partecipazione di questi nuovi cittadini. E’ la strada più fruttuosa sotto i punti di vista economico e occupazionale non meno che culturale e religiosoâ€�.