Debiti sanitari: Confcommercio, "no al blocco delle ingiunzioni"

Debiti sanitari: Confcommercio, "no al blocco delle ingiunzioni"

Il presidente Sangalli chiede la cancellazione dell’emendamento "blocca-ingiunzioni" in materia di crediti sanitari introdotto dal Senato. "Un grave danno economico per migliaia di imprese che operano nel settore".

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8 maggio 2007
Debiti sanitari: Confcommercio, no al blocco delle ingiunzioni

Debiti sanitari: Confcommercio, no al blocco delle ingiunzioni

 

 

“Un grave danno economico che penalizzerebbe fortemente migliaia di imprese che operano nel settore della fornitura a ospedali e Asl, tra cui le imprese associate a Federsalute-Confcommercio, e che in alcuni casi potrebbe portare anche al fallimento delle stesse, se venisse confermato il blocco per un anno dei pignoramenti sui debiti delle Aziende sanitarie nei confronti delle imprese fornitriciâ€�. Parole del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, che chiede la cancellazione della norma che blocca le ingiunzioni di pagamento per i debiti accumulati da alcune Regioni con i fornitori del settore sanitario. “Per questo confidiamo â€" ha aggiunto Sangalli - nella sensibilità non solo del Ministro della Salute, Livia Turco, ma di tutta la compagine governativa per individuare una soluzione alla norma del decreto attualmente in discussione alla Cameraâ€�. Nei giorni scorsi anche il presidente di Federsalute Giuseppe Scrofina e la presidente dell’Associazione distributori farmaceutici Ornella Barra avevano chiesto al Governo e alla Camera di cancellare l’emendamento “blocca-ingiunzioniâ€� in materia di crediti sanitari aggiunto dal Senato al DL 23 del 20 marzo 2007.

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