Direttiva Copyright, il mondo del libro scrive agli europarlamentari italiani

Direttiva Copyright, il mondo del libro scrive agli europarlamentari italiani

I presidenti dell'Associazione Italiana Biblioteche Rosa Maiello, dell'Associazione Italiana Editori Ricardo Franco Levi e dell'Associazione Librai italiani Paolo Ambrosini hanno siglato una lettera aperta in cui si chiede un "voto positivo questo importante risultato". A Corato il Comune invita ad acquistare solo libri elettronici, Ali: "inaccettabile".

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25 febbraio 2019

L'intero mondo del libro dice sì alla direttiva Copyright. E lancia un invito – con una lettera aperta siglata dai presidenti dell'Associazione Italiana Biblioteche (AIB) Rosa Maiello, dal presidente dell'Associazione Italiana Editori (AIE) Ricardo Franco Levi e dal presidente dell'Associazione Librai italiani (ALI) Paolo Ambrosini - a tutti gli europarlamentari italiani perché sostengano con un "voto positivo questo importante risultato". "Editori, librai e biblioteche - scrivono i tre presidenti - condividono da sempre un obiettivo comune: quello di adoperarsi affinché nuovi libri raggiungano i propri lettori (…). Il presupposto fondamentale della nostra attività - e nodo cruciale dell'attuale riforma del diritto europeo - è che vi sia un quadro normativo definito che riconosca in un diritto d'autore equilibrato dalla presenza di eccezioni e nella libertà di espressione assoluta e responsabile, gli elementi fondamentali per continuare a promuovere la creatività, l'accesso più ampio possibile, gli investimenti e l'innovazione nella filiera del libro e più in generale in tutte le industrie creative". Per questo - scrivono – il testo ora al vaglio al Parlamento, che non esitano a definire "di compromesso" è un "risultato importante. Introduce nuove eccezioni a favore della ricerca, della didattica e delle biblioteche, promuove nuove forme per rendere accessibili le opere fuori commercio e aggiorna gli strumenti per valorizzare il diritto d'autore come motore della crescita e innovazione culturale, preservandone al tempo stesso l'indispensabile funzione di libertà e di contrasto dei monopoli". "Un compromesso – proseguono – che pone le basi per un sistema concorrenziale più aperto ed equilibrato, che tenga conto dei mutamenti occorsi nell'industria dei contenuti nell'era digitale".

A Corato il Comune invita ad acquistare solo libri elettronici, Ali: "inaccettabile"

"E' inaccettabile che un ente pubblico come il Comune di Corato in Provincia di Bari abbia promosso una campagna pubblicitaria per la riduzione dei rifiuti invitando la popolazione a non acquistare i libri di carta in favore di quelli elettronici". Lo afferma in una nota il presidente di Ali Confcommercio, Paolo Ambrosini. Per i librai italiani si tratta di un fatto doppiamente grave: da un lato si addebitano ai libri di carta i problemi dell'accumulo di rifiuti, e dall'altro si trasmette un messaggio di disincentivazione alla lettura e all'approccio al libro. Nel frattempo a Parigi procede l'iter di candidatura delle librerie lungo la Senna quale patrimonio mondiale Unesco: due Paesi diversi, due sensibilità profondamente diverse che in parte possono anche giustificare i diversi livelli di lettura. "Abbiamo chiesto al Comune di Corato l'immediata rimozione della pubblicità e l'intervento delle istituzioni – Presidenza della Repubblica e Mibac in primis - per sostenere questa nostra azione. E' fondamentale riconoscere il lavoro di promozione della lettura delle librerie sul territorio, anche a seguito del recente avvio del tavolo dell'industria libraria del ministro Bonisoli", conclude Ambrosini.

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