Disagio sociale di nuovo in crescita a maggio

Disagio sociale di nuovo in crescita a maggio

Il Misery Index Confcommercio sale a quota 20,7 rispetto ai 20,4 punti fatti segnare ad aprile (+0,3%), per effetto della crescita della disoccupazione estesa (16,2 contro 16,1%) e dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto (0,3%).

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9 luglio 2015

Ne maggio scorso il Misery Index Confcommercio è salito a 20,7 punti, tre decimi di punto in più rispetto al mese di aprile a causa della crescita della disoccupazione e dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d'acquisto (0,3% a maggio). Si tratta di un aumento che, per l'Ufficio Studi di Confcommercio, "si inserisce in un contesto in cui il miglioramento complessivo, rilevato nei primi mesi del 2015, non riesce ancora a tradursi in una ripresa in grado di avviare un processo di incremento progressivo delle  dinamiche occupazionali e dei redditi delle famiglie". Stando così le cose "solo nella seconda parte del 2015, e in misura più significativa nel 2016, il consolidarsi del recupero dell'attività produttiva potrà determinare effetti duraturi sul mercato del lavoro e sul reddito delle famiglie, riportando l'area del disagio sociale su valori meno preoccupanti". A maggio il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato al 12,4%, stabile rispetto ad aprile e giù dello 0,2% nei confronti di un anno prima. Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d'acquisto sono tornati a registrare, dopo un semestre, una variazione positiva (+0,3%). 

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