Dismamusica: "l'istruzione musicale aiuta i giovani a crescere"

Dismamusica: "l'istruzione musicale aiuta i giovani a crescere"

Secondo numerosi studi scientifici la pratica di uno strumento musicale migliora sensibilmente le prestazioni scolastiche dei ragazzi. Il presidente Monzino jr. "è necessario investure di più per l'istruzione musicale nella nostra scuola".

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9 agosto 2008
Dismamusica: “l’istruzione musicale fondamentale per la crescita dei giovani”

Dismamusica: “l’istruzione musicale fondamentale per la crescita dei giovani”   

 

Secondo numerosi studi scientifici condotti da università e centri di ricerca di tutto il pianeta, la pratica di uno strumento musicale migliora sensibilmente le prestazioni scolastiche dei ragazzi. Diversi gruppi di ricercatori attivi negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa hanno infatti dimostrato a più riprese che lo studio della musica, soprattutto in età scolare, facilita lo sviluppo delle aree della corteccia cerebrale responsabili del ragionamento logico e matematico. Gli studi hanno messo a confronto per un intero anno scolastico diversi gruppi di ragazzi provenienti da nuclei familiari omogenei per reddito, istruzione e classe sociale di appartenenza. Al termine del periodo di osservazione, i ragazzi che avevano preso regolarmente lezioni di musica sono risultati migliori in tutte le materie scientifiche, con una media superiore del dieci per cento rispetto a chi non aveva mai suonato. I buoni risultati non sono peraltro limitati all’area didattica. I ragazzi a cui è stata data l’opportunità di seguire corsi di musica d’insieme hanno infatti dimostrato una maggiore capacità di socializzare e un tasso di bullismo drasticamente inferiore alla media. Lo conferma una serie di importanti studi effettuati in numerose Università in varie parti del mondo, la cui più recente indagine è da attribuirsi allo statunitense Dana Consortium che ha creato una rete di sette atenei americani per dare vita a uno studio dal titolo “Apprendimento, Arte e Cervello” (Learning, Arts and the Brain) coordinato dal neuroscienziato Dr. Michael S. Gazzaniga della University of California di Santa Barbara. Per il presidente di Dismamusica, l’Associazione Italiana dei Produttori e Distributori di Strumenti ed Edizioni Musicali, Antonio Monzino jr.,“i dati raccolti dai ricercatori sono davvero sorprendenti e sono una ulteriore conferma del fatto che lo studio della musica e la pratica musicale sono un mezzo formidabile sia per aumentare le capacità di apprendimento in campo linguistico, matematico e scientifico, sia per combattere il problema del disagio giovanile, la depressione e i disturbi mentali”. “Come associazione – ha osservato Monzino - non ci stancheremo mai di batterci perché le istituzioni del nostro Paese investano di più nell’istruzione musicale a scuola. I vantaggi che i nostri ragazzi possono ottenere, sul piano sociale, su quello culturale e sul versante dello sviluppo della creatività, sono davvero enormi. Al punto che sarebbe davvero un delitto togliere alle nuove generazioni questa possibilità”.

 

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