Disoccupazione: "in Italia il peggio deve ancora arrivare"

Disoccupazione: "in Italia il peggio deve ancora arrivare"

L'Ocse prevede alla fine del 2010 1,1 milioni di disoccupati in più rispetto alla fine del 2007. Il tasso nell'ultimo trimestre del prossimo anno si dovrebbe attestare al 10,5 per cento, superiore al 9,9 per cento della media Ocse.

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16 settembre 2009
Nonostante ci siano segnali di ripresa economica “la disoccupazione verosimilmente continuerà a crescere nel 2010”

Nonostante ci siano segnali di ripresa economica “la disoccupazione verosimilmente continuerà a crescere nel 2010”. Lo prevede l’Ocse nello 'Employment Outlook 2009'. “Crescono segnali che il peggio sia ormai alle spalle - scrive l’Organizzazione di Parigi - e che la ripresa possa essere vicina ma per l’occupazione nel breve termine le prospettive sono ancora fosche”. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico prevede così che nella seconda metà del 2010 il tasso di disoccupazione nell’area si avvicinerà ad un nuovo massimo dal dopoguerra (10%, con 57 milioni di disoccupati) dopo l’8,3% di giugno di quest’anno, già il più alto di sempre dal dopoguerra.

Se in alcuni Paesi come Irlanda, Giappone, Spagna e Stati Uniti, già nel 2009 si è registrato un forte aumento di disoccupati a causa della crisi economica, “in altri Paesi, inclusi Francia, Germania e Italia la gran parte della crescita della disoccupazione deve ancora arrivare”, specifica l’Ocse. L’Italia avrà alla fine del 2010 1,1 milioni di disoccupati in più rispetto alla fine del 2007. Il tasso nell’ultimo trimestre del prossimo anno si dovrebbe attestare al 10,5%, superiore al 9,9% della media Ocse.

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