DIVARIO NORD -SUD: UNA STORIA INFINITA
DIVARIO NORD -SUD: UNA STORIA INFINITA
Nord e Sud una storia infinita
Il rapporto 2006 dell’Istat certifica la cronica contrapposizione tra Nord e Sud divisi economicamente e socialmente. Si va dal tasso di occupazione alla produttività , dal reddito delle famiglie alla presenza di stranieri, e che prevalgono su ogni altro tipo di differenziazione. Al punto che negli ultimi anni si e' verificata una ripresa del flusso migratorio lungo l'asse Sud-Nord. Secondo la fotografia scattata dall'istituto di statistica, il Mezzogiorno registra un tasso di occupazione tra la popolazione tra i 15 e i 24 anni di un terzo rispetto al Nord. Dal 35,2% del Nordest e dal 32,5% del Nordovest si passa infatti al 17,9% del Sud. E per la disoccupazione si va dal 13,4% del Nordovest e dall'11% del Nordest al 34,3% del Mezzogiorno. Tutte differenze che emergono anche guardando al tessuto imprenditoriale. L’Istat ha infatti notato tra le imprese italiane quattro macrocategorie, differenziate a seconda della forza produttiva, e allo stesso tempo ha verificato anche una distribuzione geografica piuttosto uniforme delle tipologie. Una fetta pari al 21% delle 4,2 milioni di imprese italiane, concentrata soprattutto al Centro-Nord e' caratterizzata da dimensioni piuttosto piccole e da attività avanzate nei servizi, ha risultati positivi, superiori alla media sia per produttività che per redditività . Un altro 16% e' di grandi dimensioni, opera nell'energia, nella chimica, nella produzione dei mezzi di trasporto, utilizza l'economia di scala e registra una produttività molto al di sopra della media ma una redditività non altrettanto significativa. Un piu' consistente 29%, dedicato soprattutto al manifatturiero meccanico, sfrutta il basso costo del lavoro per ottenere un'alta redditivita' da una produttivita' inferiore. Infine la fetta piu' grande, pari a 1,5 milioni di imprese (35%), e' invece costituita da imprese deboli che vivono a livello di sussistenza e la maggioranza è proprio concentrata al Sud.