Doppia bocciatura per il Dpef

Doppia bocciatura per il Dpef

Fondo Monetario Internazionale ed Unione Europea lanciano l'allarme: l'Italia deve correggere il deficit strutturale dello 0,5 per cento all'anno e non ridurre gli impegni di risanamento nei conti pubblici per investire di più nel welfare.

DateFormat

4 luglio 2007
Doppia bocciatura per il Dpef

Doppia bocciatura per il Dpef

 

L’Italia deve correggere il deficit strutturale dello 0,5% all’anno e non ridurre gli impegni di risanamento nei conti pubblici per investire di più nel welfare. E’ il monito lanciato dal Fondo Monetario Internazionale ed Unione Europea, che sono tornati a criticare il Dpef appena varato dal Governo, giudicato insufficiente. Il testo, secondo gli esperti di Bruxelles e Washington, non risponde “a ciò di cui l’Italia ha bisognoâ€� e non è in linea con le “raccomandazioniâ€� sui bilanci concordate nel vertice Ecofin dell’aprile scorso. La portavoce del Fmi, Olga Stankova, ha anche ribadito l’ammonimento ad usare tutto il tesoretto per risanare il deficit di bilancio. Con l’attuale impostazione del Dpef, che prevede una correzione del rapporto deficit-Pil dello 0,1% nel 2008 e dello 0,7% nel 2009 - sostengono i tecnici americani ed europei â€" l’Italia rischia di mancare gli impegni assunti in sede internazionale: tutte le entrate fiscali supplementari non saranno destinate alla correzione dei conti, il disavanzo strutturale non sarà tagliato dello 0,5% annuo e il deficit zero non sarà raggiunto nel 2010 mettendo a rischio anche la possibile deroga al 2011. Il nostro Paese - insieme a Francia, Grecia, Slovenia, Austria, Germania - è all’indice del Rapporto trimestrale dell’area euro messo a punto dagli esperti di Almunia.

Il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, ha preferito non commentare. Padoa-Schioppa oggi sarà impegnato nella prima audizione sul Dpef davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Lunedì prossimo, invece, volerà a Bruxelles per fare il punto con il commissario agli Affari Economici, Joaquim Almunia, nel quadro dell’incontro con i ministri delle Finanze dell’Unione.

 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca