Dpef: "non abbiamo cambiato direzione"

Dpef: "non abbiamo cambiato direzione"

Nell'audizione in Senato, il ministro Padoa-Schioppa si difende: "non si è sciolto il legame con Bruxelles e non sono cambiati gli obiettivi per un pareggio di bilancio nel 2011". Preoccupa, però, l'andamento della spesa.

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5 luglio 2007
Padoa-Schioppa: “sui conti non abbiamo cambiato direzione�

Padoa-Schioppa: “sui conti non abbiamo cambiato direzione�

 

“Non si è sciolto il legame con Bruxelles, non sono cambiati gli obiettivi per un pareggio di bilancio nel 2011, non è stata cambiata la direzione� del governo sul fronte del risanamento dei conti pubblici. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, nell’audizione al Senato sul Dpef. “Non siamo nell’ultraortodossia di Bruxelles�, che preferirebbe un risanamento più rapido, “ma abbiamo pienamente assolto gli impegni� assunti dal precedente Governo quando fummo sottoposti a procedura di infrazione per deficit eccessivo. Impegni che prevedevano, ha ricordato Padoa-Schioppa, un rapporto deficit-Pil al 2,8% quest’anno. Anche sul fronte del cosiddetto extragettito, ha spiegato il ministro, il dibattito ha portato a ritenere che “soltanto i miglioramenti inattesi di tipo congiunturale debbono essere devoluti per intero a riduzione del debito, non quelli strutturali�.

Il ministro ha poi aggiunto che “siamo usciti dall’emergenza, le entrate sono buone, ma l’andamento della spesa non ci soddisfa ed è superiore alle stime di marzo, a causa della modifica dei ticket, per la decisione di riaprire la negoziazione del contratto sul pubblico impiego, ma anche per gli aumentati tassi di interesse�. La crescita potrebbe salire nei prossimi anni “a quasi il 3%�, a condizione di “un recupero della produttività� e di un “allineamento agli obiettivi dell’agenda di Lisbona�.

 

 

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