Draghi: "in pensione più tardi". No di Governo e sindacati

Draghi: "in pensione più tardi". No di Governo e sindacati

Il Governatore della Banca d'Italia è tornato a sollecitare un innalzamento dell'età pensionabile. Sacconi: "è più che sufficiente quello che è stato già fatto". Per la Cgil "Draghi è fuori dal tempo".

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14 ottobre 2009
Draghi torna a sollecitare un innalzamento dell’età pensionabile

Draghi torna a sollecitare un innalzamento dell’età pensionabile. Il Governatore della Banca d’Italia, da sempre sostenitore dell’indispensabilità di una nuova riforma per garantire nel tempo la sostenibilità del sistema previdenziale, ha riproposto il tema con toni fermi: “per assicurare prestazioni di importo adeguato ad un numero crescente di pensionati è indispensabile un aumento significativo dell’età media effettiva di pensionamento”.

Parole che hanno subito innescato una girandola di reazioni. A partire da quelle del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, convinto che sia “più che sufficiente” quello che è stato già fatto, e dal presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, secondo il quale “il sistema tiene”. Nettamente contrari, seppure con diverse declinazioni, i sindacati.

Netta la Cgil. Le parole di Draghi sono “inaccettabili, contraddittorie ed anche fuori dal tempo”, mentre stiamo vivendo “il più grande periodo di crisi mai visto”, ha osservato il segretario confederale Morena Piccinini. La Cisl invita a spostare l’attenzione sul potere d’acquisto delle pensioni. “Il contrasto alla povertà deve essere realizzato non solo attraverso interventi di natura assistenziale, ma anche evitando che la progressiva perdita del potere di acquisto delle pensioni determini una situazione non più sostenibile per milioni di pensionati”, ha puntualizzato il segretario confederale Maurizio Petriccioli. La Uil indica al Governatore una strada percorribile: “per elevare l’età media di pensionamento, è utile continuare a lavorare sulla flessibilità e sulla libertà di scelta del lavoratore, in coerenza con i principi della legge Dini”, ha suggerito il segretario confederale Domenico Proietti.

 

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