Emergenza idrica, Confcommercio Sicilia scrive a Schifani

Emergenza idrica, Confcommercio Sicilia scrive a Schifani

Lettera al Governatore firmata anche dalla Confesercenti regionale: “serve un’azione decisa e concertata, gravi ricadute su commercio e turismo”.

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5 agosto 2024

I presidenti regionali di Confcommercio e Confesercenti Sicilia, Gianluca Manenti e Vittorio Messina, hanno inviato una lettera al Governatore Renato Schifani per sottolineare la pesante preoccupazione degli associati sulla grave emergenza idrica che sta colpendo l’isola. “La crisi idrica attuale – scrivono Manenti e Messina – rappresenta una minaccia concreta e immediata non solo per l'ambiente, ma anche per la qualità della vita dei cittadini, l'agricoltura, il turismo e per l'intero tessuto economico della regione. In particolare, vorremmo richiamare l’attenzione del governatore sulle gravi conseguenze che questa emergenza sta avendo e potrebbe ulteriormente avere sui settori del commercio e del turismo, pilastri fondamentali dell'economia siciliana. Le frequenti interruzioni dell’approvvigionamento idrico stanno causando disagi significativi alle attività commerciali, costrette a ridurre le ore di operatività o addirittura a chiudere temporaneamente. Ciò comporta una diminuzione delle vendite e dei profitti, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte piccole e medie imprese. Inoltre, le attività commerciali devono affrontare costi aggiuntivi per procurarsi acqua attraverso forniture private o sistemi di emergenza. Questi costi, spesso insostenibili, si riflettono sui prezzi dei prodotti e dei servizi, penalizzando ulteriormente i consumatori è riducendo la competitività delle imprese locali”.

“La scarsità d'acqua, inoltre – prosegue il documento – influisce negativamente sulla produzione di beni, soprattutto quelli agroalimentari, che rappresentano una parte significativa dell'economia siciliana. La riduzione delle materie prime porta a un calo della produzione e alla difficoltà di mantenere gli standard di qualità, con conseguenti perdite economiche”.  Vengono evidenziate poi le ricadute negative sul turismo: “la Sicilia è una meta turistica di eccellenza, nota per le sue bellezze naturali e culturali. Tuttavia, la crisi idrica rischia di compromettere l'immagine della regione. La mancanza di acqua influisce negativamente sull'ospitalità, con strutture ricettive che non possono garantire servizi adeguati, come piscine, centri benessere e persino la semplice disponibilità d'acqua per gli ospiti. I turisti, trovandosi a fronteggiare disagi quali la carenza d'acqua, potrebbero scegliere altre destinazioni, causando un calo delle presenze e delle entrate economiche derivanti dal turismo. Questo impatto si riflette su tutto l'indotto turistico, compresi ristoranti, negozi e servizi locali. La scarsità d'acqua può provocare danni irreparabili agli ecosistemi naturali, compromettendo la bellezza e e la fruibilità di parchi, riserve naturali e aree protette, attrazioni fondamentali per il turismo”.

Quindi, le richieste. Alla luce dell’emergenza, Confcommercio e Confesercenti chiedono al presidente della Regione di adottare con urgenza un piano straordinario per fronteggiare la crisi idrica, articolato nei seguenti punti:

 

  • Ristrutturazione della rete idrica: molte delle infrastrutture idriche della Sicilia sono obsolete e soggette a perdite significative. È fondamentale intervenire immediatamente per rinnovare e modernizzare queste infrastrutture, provvedere alla puntuale e corretta manutenzione di dighe, laghi, eccetera;
  • Promozione del risparmio idrico: lanciare campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini e alle aziende sull'importanza del risparmio idrico, incentivando pratiche sostenibili come l'uso di tecnologie a basso consumo e la raccolta delle acque piovane.
  • Investimenti in tecnologie di desalinizzazione e riciclaggio delle acque: considerare l'implementazione di impianti di desalinizzazione e sistemi di riciclaggio delle acque reflue per incrementare la disponibilità di risorse idriche.
  • Supporto all'agricoltura e al turismo: fornire sostegno finanziario e tecnico agli agricoltori per l'adozione di sistemi di irrigazione efficienti e meno idroesigenti, oltre a soluzioni innovative come l'irrigazione a goccia. Analogamente, sostenere le strutture turistiche con incentivi per migliorare la gestione delle risorse idriche.
  • Collaborazione con enti locali e nazionali: coordinare un piano con i Comuni, le Province e il governo centrale per garantire un approccio integrato e sinergico nella gestione delle risorse idriche.
  • Monitoraggio e gestione delle risorse idriche: potenziare i sistemi di monitoraggio delle riserve idriche e implementare una gestione centralizzata ed efficiente delle risorse disponibili.

 

 

“Siamo convinti che, con un'azione decisa e concertata – concludono Manenti e Messina – sia possibile superare questa crisi e garantire un futuro sostenibile per la nostra regione. Confidiamo nella sensibilità del presidente della Regione e nella sua capacità di intervento per risolvere questa grave emergenza”.

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