Emergenza maltempo: "per il Veneto rinviare le scadenze fiscali"

Emergenza maltempo: "per il Veneto rinviare le scadenze fiscali"

A nome di Rete Imprese Italia, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha scritto al premier Berlusconi. "Bisogna mettere rapidamente in campo interventi organici, a partire da un adeguato rafforzamento degli stanziamenti per le primissime urgenze".

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2 novembre 2010

Rafforzamento degli stanziamenti per le primissime urgenze e rinvio delle scadenze fiscali e previdenziali. E' quanto chiede, con una lettera al premier Berlusconi, il presidente di Confcommercio e portavoce di Rete Imprese Italia , Carlo Sangalli, per le zone e le aziende venete colpite dal maltempo. "Bisogna mettere rapidamente in campo interventi organici - scrive Sangalli - a partire da un adeguato rafforzamento degli stanziamenti previsti dal Governo per le primissime urgenze e dal rinvio delle scadenze fiscali e previdenziali". "Cittadini ed imprese hanno, infatti, accusato danni rilevantissimi - prosegue Sangalli - stimati dalla Regione Veneto nell'ordine di almeno un miliardo di euro. Occorre che di tale situazione si tenga conto sul versante degli studi di settore e che le strette maglie del patto di stabilità interno siano riviste per consentire agli enti locali di procedere alle spese necessarie per dare concreto supporto alle famiglie ed alle attività produttive". "Chiediamo inoltre al sistema bancario - conclude Sangalli - la massima collaborazione, anche con la rete dei consorzi fidi, affinché si tenga conto dello stato di emergenza sia in riferimento alle scadenze di pagamento dei prestiti, sia per l'attivazione di linee di credito straordinarie". Secondo una prima stima realizzata da Confcommercio Vicenza, i danni subiti dalle attività del terziario di mercato vicentine a causa dell'alluvione ammonterebbero a circa 39 milioni di euro. Si tratta di una rilevazione destinata probabilmente ad essere corretta al rialzo nei prossimi giorni, a mano a mano che le imprese concluderanno le fasi di pulizia e sgombero dei locali, ma che in ogni caso dà già la misura della gravità dell'evento calamitoso che ha colpito la provincia, relativamente al settore commercio, turismo e servizi.
Solo nel territorio del Comune di Vicenza, le attività interessate dall'alluvione sono state, secondo Confcommercio, 273 tra negozi, bar, ristoranti, alberghi, distributori di carburante, tabaccai, agenzie immobiliari e di viaggio, agenti e rappresentanti di commercio (che hanno ad esempio visto danneggiata irreparabilmente la loro auto) e molte altre ancora. In questo caso i danni rilevati ammonterebbero, fino a questo momento, a circa 22 milioni di euro.
A fronte di una situazione che si sta delineando in queste ore in tutta la sua gravità, Confcommercio Vicenza ha deciso di aprire un conto corrente specifico a favore degli imprenditori del terziario colpiti da questo drammatico evento. L'invito rivolto ai soci e agli operatori del settore è dunque quello di far sentire la propria vicinanza ai colleghi colpiti dall'alluvione, versando un contributo con causale "Pro imprese alluvionate settore terziario" sul c/c della Banca Popolare di Vicenza Iban IT96L0572811810010570747870. Le somme raccolte saranno utilizzate per dare un primo, concreto aiuto alle aziende del terziario che hanno riportato danni. Nel frattempo, il Consiglio di Amministrazione di Terfidi Veneto (l'organismo di garanzia al credito della Confcommercio di Vicenza, di Treviso e di Padova) ha deliberato di cancellare i costi di istruttoria sui finanziamenti richiesti dalle aziende per far fronte all'emergenza alluvione e di intervenire presso gli istituti bancari convenzionati per richiedere l'attivazione di linee di credito specifiche, a condizioni di miglior favore rispetto a quelle già offerte. Anche l'Ascom Padova si sta mobilitando: oltre ad un contatto diretto con gli associati colpiti dall'alluvione, si stanno raccogliendo, da una parte le disponibilità degli associati per portare aiuto in qualche modo alle popolazioni colpite (è attivo, in tal senso, il numero 049 8209711) e, dall'altro, si affinano le iniziative per venire incontro alle necessità delle imprese una volta che l'emergenza sarà passata.

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